Plymouth: partono centoquindici vele per la tremila miglia atlantica Ostar di Paolo Bertoldi

Plymouth: partono centoquindici vele per la tremila miglia atlantica Ostar Fra gli italiani Martinoni e Sala su «Starpoint» Plymouth: partono centoquindici vele per la tremila miglia atlantica Ostar PLYMOUTH — Parte oggi da Plymouth la nuova Ostar. Vi partecipa anche Giles Chichester, sul celebre «Gipsy Moth», ma la presenza del figlio non è un omaggio alla memoria del padre tanto la gara odierna è diversa dalla romantica sfida inventata da sir Francis e dal suo vecchio amico Hasler. Cambia persino la formula base: non più un solo concorrente per barca, ma una coppia. Di qui il nome: Two, due appunto, e Star, per Trans Atlantic Race. Dice Tabarly, favoritissimo ovviamente: «Si tratta di una regata vera e propria, lunga 3 mila miglia. Sarà quanto di più vicino vi sia ad una prova con equipaggio completo». Crollerà dunque il record di dicìotto giorni stabilito lo scorso anno, in solitario, dal giornalista sessantacinquenne Weld? «/ primati non hanno importama». Detta dall'uomo che in dieci giorni, proprio per migliorare un record vecchio di tre quarti di secolo, è «volato» con equipaggio da New York all'Inghilterra, l'affermazione suona strana. Ma oggi non si parla di primati. Si scopre 11 nuovo mondo delia nautica fatta di tecnica esasperata e affarismo. Le barche faranno pubblicità a mobili, giornali, stazioni radio, vestiti, sigarette, vernici, ferrovie e telefoni inglesi. Vi sono i nuovi, ma tradizionali trimarani o catamarani. Di essi quasi si ignorano i limiti delle prestazioni e pertanto i battelli risultano sempre più tirati e sorprendenti: l'«Elf Aquitaine», un due scafi di Pajot-Ajasse, regge sulle traverse il peso di un carro armato, il «Jacques Rlbourel», di De Kersuason-Dijkstra, e il gigante della Two Star, metri 23,70. Il famoso Birch difende i colori del Canada su «Tele 7 jours», trimarano di 15 metri. Le speranze inglesi sono infine affidate al trimarano di 20 metri «Brittany Ferries». del grande Chay Blit, traversata atlantica a remi, giro del mondo in controvento in solitario e altre imprese eccezionali. Nel campo dei pluriscafi. l'Italia è ben rappresentata con il trimarano di 16 metri •Starpoint». L'equipaggio e formato da Paolo Martinoni ed Enrico Sala. I due skippers hanno costruito la barca negli Stati Uniti e l'hanno portata in Europa nell'eccezionale tempo di quattordici giorni. Dopo aver riparato qui un lieve inconveniente allo scafo di destra, velisti e battello sono ora in perfetta forma e come si è detto considerati tra i migliori. Altri italiani al via gareggiano tutti su monoscafi. Edo Guzzetti, in coppia con Sergio Rigo, porta il «Namar V», barca oceanica di 12 metri ben conosciuta anche a Loano e Santa Margherita. Una novità è rappresentata dalla coppia sardo-romana Valerio Monaco e Giorgio Marsala, su «Bella blu». Gli assi italiani dei monoscafi sono però Bacilieri-Valin, sul 20 metri •Faram-Serenissima» fcol quale parteciperanno in seguito anche al giro del mondo) e Austoni-Sciarrelii, sul 17 metri «Chica Boba». Oggi saranno al via 115 barche di 16 nazioni. Alla regata partecipano anche 35 donne. Assente per malattia Noemi James, l'unica velista che ha fatto il giro del mondo da sola. Suo marito, Rob, gareggia insieme con Blyth. Paolo Bertoldi

Luoghi citati: Canada, Europa, Inghilterra, Italia, Loano, New York, Plymouth, Stati Uniti