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Quando basta un pettegolezzo Quando basta un pettegolezzo MILANO — La Borsa ha dimostrato ieri di avere i nervi fragili. E' bastato un pettegolezzo appena sussurrato (.Anna Bonomi Bolchini non si trova, si è resa irreperibile-') per provocare un piccolo terremoto. Uno stormire di fronda che è diventato temporale e poi bufera, provocando oscillazioni consistenti e sbandamenti nel listino. La voce di una -fuga all'estero; collegata all'inchiesta Calvi, è andata via via dilatandosi e rimbalzando da Milano alle altre piazze, dalle corbeilles al parco buoi. Passando di bocca in bocca si è arricchita di particolari, interpretazioni personali, travisamenti grossolani. La Borsa, già conatzxonata dalla crisi di governo e dalla risposta del psi al presidente incaricato Forlani (definita .un po' troppo vaga»), ha reagito a quest'illazione con nervosismo. Dopo un inizio brillante che lasciava prevedere un ulteriore balzo in avanti dell'indice, si è registrata una corrente di realizzi. Solo quando la Beni Immobili Italia, società del gruppo Invest presieduta da Anna Bonomi Bolchini, ha diramato un comunicato per assicurare che «la signora è impegnata nella sua normale attività di lavoro» le quotazioni si sono assestate sui livelli del giorno prima e successivamente si sono riprese. Ma la smentita non ha fatto recuperare i titoli del Gruppo Bonomi che hanno perso tutti terreno, dalla BII (—1,03%) alle Mira Lama (—4,04%). Come è nata questa voce, risultata in seguito del tutto priva di fondamento? E' quasi impossibile rispondere. Valgono però alcune considerazioni. Certe .voci, non sono mai disinteressate, ma si tratta di manovre inevitabili che fanno parte del •gioco*; c'è chi teme che il mercato salga troppo e chi, alla prima ombra di sospetto, realizza le plusvalenze: se anche si fosse trattato di 'fuga- il problema è: i titoli sono buoni o no? Occorre saper discernere le notizie; ed è importante in questo caso un valido consulente. tr. bu.