La tennista a confronto can Pagherà: è bugiarda nan mi ha mai vista nuda

La tennista a confronto can Pagherà: è bugiarda nan mi ha mai vista nuda La tennista a confronto can Pagherà: è bugiarda nan mi ha mai vista nuda LIVORNO — Il movimentato confronto tra il «pentito» Enrico Pagherà e l'ex tennista livornese Monica Giorgi ha caratterizzato l'udienza di ieri al procesi a per l'attività del gruppo terroristico «Azione rivoluzionaria», in corso in corte d'assise. Il confronto è stato chiesto dalla Giorgi, la quale nega disperatamente di aver mai appartenuto ad «Azione rivoluzionaria». E' finita in carcere in seguito alle accuse rivoltele da Pagherà (al suo secondo giorno di interrogatorio) e si è sempre proclamata innocente. Ieri Pagherà l'ha di nuovo accusata di aver partecipato, nel marzo del 1978, a Roma, ad una riunione del gruppo terroristico, presieduta dal prof. Gianfranco Faina, deceduto recentemente. Durante questa riunione la Giorgi — ha raccontato Pagherà — fu sottoposta ad una sorta di processo. La donna, trovandosi faccia a faccia con il suo accusatore, si è difesa energicamente, sostenendo che nel perìodo indicato da Pagherà (questi ha parlato genericamente di marzo, senza però precisare il giorno) non poteva essere a Roma per via dei suoi impegni di insegnante di lettere e filosofia in un liceo scientifico di Livorno. 'Pagherà — ha continuato — dice di aver dormito in quella occasione a Roma nella stessa camera con me e con una mia amica di Livorno. Dice ancora di avermi guardata mentre nuda mi infilavo nel letto ed ha descritto minuziosamente ogni particolare del mio fisico. Ha parlato delle spalle diritte, del sedere basso, delle cosce muscolose e dei polpacci nodosi ma non capisco come non si sia reso conto che ho le gambe storte, fatto questo del quale invece non ha parlato».

Persone citate: Gianfranco Faina, Monica Giorgi

Luoghi citati: Livorno, Roma