Trionfano i complicati congegni elettronici anche nella mostra del giocattolo educativo

Trionfano i complicati congegni elettronici anche nella mostra del giocattolo educativo A Genova la seconda «Educagioco», originale rassegna per esperti Trionfano i complicati congegni elettronici anche nella mostra del giocattolo educativo GENOVA — Dal 4 all'8 giugno si svolgerà, presso la fiera internazionale, la seconda edizione di «Educagioco». salone del gioco ricreativo e del libro-gioco. Gli espositori sono 153 (contro i 130 dell'anno scorso), in rappresentanza di 15 nazioni (12 nel 1980). I metri quadrati di superficie occupata sono 15 mila, contro i 10 mila della prima edizione. L'«Educagioco» non è aperto al grosso pubblico, ma soltanto agli «addetti ai lavori». Esercenti, librai, amministratori pubblici, insegnanti. E' una rassegna per specialisti: l'anno scorso questa scelta degli organizzatori — la stessa fiera e aziende produttrici di materiale giocattoli, commercianti e case editrici — provocò qualche malumore e diverse critiche. Si era sostenuto che, in fondo, genitori e bambini — 1 reali destinatari di giocattoli e libri — veniva¬ no scartati con un criterio un po' sbrigativo, quasi nel timore di «rifiuti» psicologici dinanzi ai prodotti più costosi e sofisticati. E in effetti sono i giochi elettronici (schacchiere con l'avversario simulato in un cervello elettronico per poter giocare da soli, voli spaziali, esercizi di memoria sempre sorretti dall'uso del computer, gli infiniti e complicati «master mind», ecc.), frutto dell'esperienza americana delia corsa allo spazio, a farla da padroni nei diversi stand a prezzi sovente astronomici. Gli organizzatori affermano che si tratta di una evoluzione del concetto tradizionale di gioco, ma non si può fare a meno di pensare che gli adulti e la nuova moda del gioco collettivo siano in realtà i veri soggetti interessati agli acquisti. L'attuale edizione di «Edu¬ cagioco» è divisa in quattro settori: il primo è dedicato al gioco creativo e didattico, con due sottosezioni riservate al giocattolo elettronico e a quello in legno; il secondo settore, forse il più nutrito, è riservato al libro. In pratica è presente tutta la più recente produzione italiana dei volumi da colorare e da illustrare dedicati alla primissima infanzia, sino ai libri: costruzione (con le figure in rilievo), le favole senza didascalia, i libri di giochi di memoria e di pazienza. Infine gli ultimi due settori della rassegna sono divisi tra la tradizionale «scolastica», cioè audiovisivi, strumenti musicali, materiali didattici, e la nuova specializzazione dell'«arredamento». In particolare saranno esposti design di mobilio e arredi per scuole, asili, scuole materne, collegi, sia per quel che riguarda l'au¬ la di lezione vera e propria, sia per quel che concerne i locali destinati alla ricreazione, alla ricerca e alle sale-laboratorio. Nell'edizione di quest'anno, sia pure in pochi stand, ci saranno anche progetti, modellini e attrezzi per la ginnastica. Michele Pasero. che è il «patron» della manifestazione e il suo fondatore, ci tiene ad aggiungere un aspetto che rappresenta la novità di questa seconda edizione: -In tutti i reparti, in ogni settore di specializzazione — dice — abbiamo inserito prodotti destinati agli handicappati. All'estero, soprattutto nei Paesi anglosassoni e nel Nord Europa, l'industria del giocattolo e del libro ha sempre avuto predenti i problemi degli handicappati. Ora si sta muovendo qualcosa anche in Italia. Si tratta di far maturare il principio in tutte le coscienze*.

Persone citate: Michele Pasero

Luoghi citati: Genova, Italia, Nord Europa