Un capo storico Br «Compagni dissuadete chi impugna le armi»

Un capo storico Br «Compagni dissuadete chi impugna le armi» Un appello di Alfredo Bonavita Un capo storico Br «Compagni dissuadete chi impugna le armi» ROMA — Il prossimo numero del settimanale .L'Espresso, pubblicherà il testo di un appello alla diserzione dal terrorismo del brigatista rosso Alfredo Bonavita. Bonavita, che ha 33 anni, assieme a Curcio è stato tra i fondatori delle Brigate rosse e ha partecipato ai primi sequestri di persona: quelli del sindacalista della Cisnal Labate. del capo Fiat Amerio, del giudice Sossi. Fu arrestato nel '74 e da allora è rimasto in carcere. Adesso, pur dichiarando di non voler denunciare i suoi ex compagni (.Nessuno soffrirà un solo giorno di galera per colpa mia.) Bonavita — scrive .L'Espresso. — afferma: .La lotta armata è andata caratterizzandosi come terrorismo; è uno strumento contrario agli interessi proletari. Il proletario è contro la lotta armata e contro il terrorismo; ne ha riconosciuto i limiti, gli errori e la pericolosità, e la combatte. Il nostro impegno deve andare, da oggi, nel senso di chiudere con questa pratica e di dissuadere chi sta per impugnare le armi. Dobbiamo usare le nostre conoscenze per fare chiarezza sui fatti più grossi che vedono coinvolti gli innocenti.. .E' da vigliacchi continuare a tenere per se stessi i propri dubbi: esorto pertanto — continua Bonavita — i compagni a dissociarsi e condannare pubblicamente questa pratica e a fare di tutto per evitare altri lutti, altre "sentenze", altre insensatezze. Da parte mia ho fatto la mia soelta in pieno possesso delle mie facoltà e nella libertà dì esprimermi come meglio credo».

Persone citate: Alfredo Bonavita, Bonavita, Curcio, Labate, Sossi

Luoghi citati: Roma