«Sono soltanto briganti randagi» dicono gli operai all'Alfa Romeo di Clemente Granata

«Sono soltanto briganti randagi» dicono gli operai all'Alfa Romeo Manifestazione di protesta a Milano contro il rapimento «Sono soltanto briganti randagi» dicono gli operai all'Alfa Romeo «Le Br rimangono criminali anche se non ricorressero all'assassinio» - Il dirigente aveva collaborato all'accordo con i sindacati per i gruppi di produzione DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — .Per noi è chiaro. Renzo Sandrucci è stato rapito dalle Brigate rosse perché, come responsabile dell'ufficio organiszazione del lavoro, nella primavera scorsa aveva sottoscritto con il sindacato gli accordi sui gruppi di produzione. I terroristi avevano già detto che cosa ne pensavano di quei gruppi. Nei volantini fatti trovare all'interno dello stabilimento avevano rilanciato lo slogan della "ristrutturazione capitalistica" ai danni del proletariato di fabbrica. Che è un modo di ragionare oltretutto stupido perché i gruppi di produzione permettono di riqualificare le mansioni del lavoratore, di compiere un passo verso il superamento della catena di montaggio. Ma tant'è, le Br più volte sono tornate su questo argomento. E adesso hanno sequestrato la persona che ritengono la maggior responsabile di quel nuovo modo di produrre». Sono passate da poco le 13. Nello stabilimento di Arese (19 mila addetti) c'è già stata un'ora di astensione dal lavoro per manifestare dissenso e protesta nei confronti del crimine dell'organizzazione eversiva, nel capannone della «gruppi motori» si è svolta un'assemblea in cui sono intervenuti i sindacalisti della Firn, Airoldi, Mollica e Petrone. Ora in una stanza del «centro tecnico» parliamo con alcuni rappresentanti del consiglio di fabbrica e cerchiamo di capire quale può essere stato il movente specifico del nuovo atto terroristico (il settimo contro dirigenti dell'Alfa Romeo) qual è l'atmosfera, il clima della fabbrica in un periodo oltretutto già abbastan za difficile e tormentato per la vertenza ancora irrisolta degli operai in cassa integrazione. I rappresentanti del consiglio di fabbrica non vedono un legame diretto tra quest'ultima vertenza e il rapimento di Sandrucci. Sono inclini invece nel chiamare in causa l'ideazione di quei gruppi di produzione elaborati dal responsabile dell'organizzazione del lavoro, ora in mano ai terroristi. Sintomatico il fatto che già il giorno successivo alla sigla dell'accordo, il 12 marzo scorso, le Brigate rosse si fossero pre sentate con il loro volto feroce ferendo in azienda il caporeparto Alberto Valenzasca (sono in carcere ora perché sospettati dell'aggressione gli operai Vincenzo Toraldo e Pietro Di Gennaro, arrestati in fabbrica quattro giorno or sono). Poi c'era stato lo stillicidio dei comunicati, dei volantini, le intimidazioni, le minacce a dirigenti, capi, sindacalisti. Per quale motivo l'organizzazione terroristica ha rivolto la sua attenzione al nuovo modo di produrre e alle persone che dovevano gestirlo? L'atteggiamento può apparire illogico. I. 'allargamento, l'arricchimento delle mansioni può contribuire a far superare l'alienante cadenza del lavoro ripetitivo, tipico della catena di montaggio ed sempre stato un obiettivo fondamentale dei rappreseti tanti dei lavoratori. Il fatto è che la nuova organizzazione ha incontrato l'opposizione di alcune frange estremistiche all'interno della fabbrica che hanno visto in essa non già un mezzo per ridurre l'alienazione derivante da un certo tipo di attività, accrescere la responsabilità e rendere più incisivo il controllo dell'addetto sull'intero ciclo produttivo, ma un semplice pretesto per intensificare la produzione e aumentare il ritmo del lavoro. I rappresentanti dei lavoratori dicono che queste frange sono insignificanti e le resistenze irrisorie perché in realtà .gli operai hanno accolto con molto favore lini- ziativa dei gruppi di produzione', ma le Br hanno cercato ugualmente con il loro agguato criminale di creare un collegamento con l'interno della fabbrica, di allargare l'area del consenso. Mossa senza dubbio insidiosa, come 10 sono le azioni delittuose compiute dagli eversori negli ultimi tempi da Napoli a Porto Marghera, a Milano. Ma afferma con determinazione 11 consiglio di fabbrica dell'Alfa 'quella mossa non è destinata a passare, le Br rimangono un gruppo criminale anche se non ricorrono alla pratica dell'assassinio, in mezzo alla strada, le loro rimangono sempre scorrerie di briganti randagi.. «Briganti randagi» cioè destinati ad essere schivati ed isolati. Che l'organizzazione terroristica abbia pedine all'interno dell'azienda appare indubbio, che queste pedine siano inserite in più di un reparto è possibile, ma che gli appoggi di cui godono siano numerosi e l'area del consenso estesa è da escludere. Al di là delle dichiarazioni dei rappresentanti ufficiali dei lavoratori registriamo significative prese di posizione degli operai singoli. Talora essi appaiono critici nei confronti del sindacato, ma il loro atteggiamento di condanna verso l'organizzazione terroristica è netto, senza equivoci. .Mostrano di volerci tendere una mano, mu ci danneggiano e ci ostacolano. Fanno orrore e schifo. Noi vogliamo pulizia all'interno dello stabilimento.. Sentimenti che oggi i lavoratori esprimeranno durante la manifestazione di protesta contro il sequestro indetta a Milano in piazza Castello mentre ci sarà uno sciopero generale di tre ore. Clemente Granata

Persone citate: Airoldi, Alberto Valenzasca, Mollica, Petrone, Pietro Di Gennaro, Renzo Sandrucci, Sandrucci, Vincenzo Toraldo

Luoghi citati: Milano, Napoli