Nuove nomine, sciopero al Corriere Di Bella forse direttore editoriale

Nuove nomine, sciopero al Corriere Di Bella forse direttore editoriale Tensione nel quotidiano per l'improvvisa decisione della Rizzoli Nuove nomine, sciopero al Corriere Di Bella forse direttore editoriale Oggi il consiglio di amministrazione sostituirà i vertici del giornale - Per la direzione si fanno i nomi di Ronchey e Cavallari - Paolo Panerai candidato alla vicedirezione MILANO — Sciopero immediato del Corriere della Sera che oggi non sarà in edicola. Convocazione per oggi del coordinamento sindacale di tutto il gruppo Rizzoli per decidere l'eventuale utilizzo di tre giorni ulteriori di sciopero che facevano parte di un pacchetto di misure già approvate dalle assemblee dei dipendenti Rizzoli nelle scorse settimane. Questa è la decisione emersa ieri sera dall'assemblea del «Corriere» tenuta al termine di una lunga giornata di consultazioni, incontri e riunioni terminata con una rottura tra sindacato e proprietà perché quest'ultima si era rifiutata di fornire chiarimenti e informazioni su un possibile nuovo organigramma che dovrebbe venire approvato oggi dal consiglio di amministrazione Rizzoli convocato per una seduta straordinaria senza ordine del giorno. Alla decisione di scioperare si è giunti dopo un lungo e accanito dibattito (quaranta interventi circa) in cui sono emerse tre posizioni. Quella di chi voleva scioperare subito (rappresentata soprattutto dalla redazione romana del «Corriere.). quella di chi voleva iniziare gli scioperi oggi in modo da pubblicare sul «Corriere» un comunicato sindacale di protesta contro la proprietà e quello di chi cercava una via intermedia (uscire con un giornale ridotto o con il comunicato sindacale in prima pagina e senza firme nei servizi giornalistici normali). Alla fine del dibattito è prevalsa la linea più intransigente, soprattutto di fronte al- l'atteggiamento di «latitanza» totale della proprietà. Il consiglio di amministrazione della Rizzoli Spa si accingerebbe oggi ad effettuare una serie di nuove nomine di giornalisti e managers, dopo la messa a riposo del direttore del Corriere della Sera Franco Di Bella, tali da provocare uno scontro molto deciso con il sindacato dei giornalisti e quello dei poligrafici. Sia il Comitato di redazione sia il Consiglio di fabbrica, sostenuti rispettivamente dalla Federazione nazionale della stampa e dalla Cgil, sono fermamente decisi ad ottenere che l'azienda, i cui azionisti di maggioranza sono implicati nello scandalo P2. e in quello Calvi-Bonomi, «si astenga da qualsiasi atto che pregiudichi ulteriormente l'attuale situazione-, come ha spiegato un esponente sindacale. «Grave sarebbe- è detto in un comunicato rilasciato ieri dalla Federazione nazionale della stampa «se la proprietà e la direzione del gruppo (Rizzoli, n.d.r.) compissero atti tali da mettere in discussione l'autonomia delle redazioni, i valori di fondo della professionalità, il patrimonio morale e culturale che è di tutta l'informazione italiana-. Gli organismi sindacali dell'azienda parlano di «una reazione adeguata alla gravità delle decisioni che eventualmente venissero prese- senza precisare oltre per non svelare anzitempo le proprie carte. Una posizione che conoscendo le tradizioni di forte sindacalizzazione del Corriere sia nella sua componente giornalistica che in quella dei poligrafici può far ragionevolmente ritenere prossimo uno scontro condotto con la massima asprezza. Le decisioni di cui si parla riguardano la promozione di Franco Di Bella da direttore del Corriere della Sera a direttore editoriale della divisione quotidiani il cui responsabile diverrebbe Speranza, dirigente del settore libri, in sostituzione di Lorenzo Jorio che avrebbe già ventilato la possibilità delle sue dimissioni. «Non conosco ancora le decisioni di carattere editorialeha detto Jorio ieri al sindacato che chiedeva urgentemente informazioni e chiarimenti, •ma quando le saprò deciderò se condividerle o trarre invece le conseguenze personali di un m. bo. (Continua a pagina 2 In ottava colonna)

Persone citate: Bonomi, Cavallari, Franco Di Bella, Jorio, Lorenzo Jorio, Paolo Panerai, Ronchey

Luoghi citati: Milano