Quanti bei castelli e palazzi

Quanti bei castelli e palazzi Quanti bei castelli e palazzi La Regione li ha acquistati o avuti in uso per uffici e sedi di manifestazioni - Un piano di restauri per 100 miliardi (20 quest'anno) Quando Pertini venne in visita in Piemonte, a Rivoli c'era ad attendeilo, davanti al castello in restauro, il nobile varesino Panza di Biuma che già ha destinato al Piemonte la sua collezione di arte ambientale. Il castello ne costituirà il museo: yno dei pochi locali che possano accoglierlo, richiedendo l'ambientazione una sfilata di sale in successione. La Regione ha già impegnato nel restauro 770 milioni per completamento della facciata esterna, nuovo scalone, coperture, sala spettacoli al pian terreno. E' uno dei tanti lavori che in palazzi quasi sempre d'interesse storico assorbiranno, nei cinque anni di questa legislatura, un centinaio di miliardi di cui 20 quest'anno. E tra questi 20 miliardi figurano altri 980 milioni per il castello di Rivoli, soprattutto per impianti. L'assessore Testa, che oltre al bilancio è responsabile della gestione del patrimonio — e che domani illustrerà la situazione in Consiglio — spiega: «La Regione ha finora acquisito palazzi per un valore complessivo di una ventina di miliardi». — E per renderli abitabili deve spenderne un centinaio. «Non so/o per questi, la somma riguarda anche I molti editici avuti in uso. Per esempio Palazzo Carignano, che l'amministrazione del Demanio ci ha dato In uso fino al 2008, vede ora un nostro impegno di mezzo miliardo per coperture e tacciata. In uso abbiamo, per citare solo qualche esemplo, Il palazzo di via Po 33 (lavori già eseguiti per restauri, 320 milioni, previsti 8 miliardi); in affitto fino all'86 abbia¬ mo l'ex Istituto por la vecchiaia di corso Unione Sovietica (già eseguiti lavori per 4 miliardi, altri da completare per 3,4) e via dicendo». Villa Millerose in corso Casate, sede dell'Istituto piante da legno, ha bisogno di urgenti lavori; lo stesso la cascina al centro del parco delle Vallare. E poi una serie di palazzi storici, alcuni in proprietà, altri in comodato, che nei principali centri della regione saranno sedi di comprensorio e uffici staccati e, a Torino, la manica «nuova» di Palazzo Reale, il palazzo di via Principe Amedeo 17 che diventerà dell'assessorato ecologia-energia: quello di corso Bolzano 44 dove già funzionano gli assessorati urbanistica e viabilità, e altri. Lavori ancora a Bardonecchia (colonia Medail che diventerà sede di un istituto europeo e Palazzo delle feste): all'ex ospedale di Pra Catinat che diventerà casa par turismo: al forte di Exilles dove si sta riparando il tetto; all'ex colonia di Claviere e, di nuovo a Torino, al palazzo dell'ex ospedale San Giovanni che ospiterà il museo delle scienze e all'ex Buon Pastore che dovrebbe accogliere la Sanità e l'Assistenza. «L'impegno — dice Testa — é di abbinare il recupero con le necessità di locali che la Regione ha al centro e alla periferia». Una necessità grande. Si pensa anche a riaccorpare tutti gli assessorati. Ma dove trovare a Torino un edificio che abbia almeno 15-18 mila metri quadrati disponibili? Si contano sulle dita, "Comunque sono già stati allacciati alcuni contatti». d.jyarb.

Persone citate: Medail, Panza, Pertini, Testa

Luoghi citati: Bardonecchia, Claviere, Exilles, Piemonte, Rivoli, Torino