Dopo Wyszynski senza mutamenti dice Casaroli tornato da Varsavia di Giuseppe Fedi

Dopo Wyszynski senza mutamenti dice Casaroli tornato da Varsavia La Chiesa polacca resterà vincolata al suo Primate scomparso Dopo Wyszynski senza mutamenti dice Casaroli tornato da Varsavia Nell'ipotesi di successione l'arcivescovo di Cracovia Macharski - Il segretario di Stato vaticano a Roma ha riferito al Papa al policlinico Gemelli ROMA — Secondo le previsioni, il cardinale che raccoglierà in Polonia l'eredità di Wyszynski dovrebbe essere nominato a luglio. Sarà l'arcivescovo di Cracovia Macharski? O la scelta cadrà su un altro nome? E' difficile rispondere a questo interrogativo e il comprensibile riserbo della Santa Sede rende ancora più ardua una risposta attendibile. Di certo c'è che il nuovo primate polacco porterà avanti la linea tracciata e seguita per tanti anni con successo da Wyszynski. Agostino Casaroli, rientrato nella tarda mattinata di ieri da Varsavia, è stato esplicito. «JVon credo — ha detto il segretario di Stato appena sceso dall'aereo a Fiumicino — che la scomparsa del cardinale, una figura alla quale è legata una delle parti più importanti della vita della Polonia, significhi un cambiamento del corso che lui ha impresso alla vita della Chiesa, ai rapporti Chiesa-Stato ed anche a un certo tipo di vita nazionale*. Nell'attuale, delicata situazione polacca i rapporti tra la Chiesa e le autorità comuniste vengono definitivi dalla diplomazia vaticana .buoni». Lo ha indirettamente confermato lo stesso cardinale Casaroli, spiegando che la massiccia presenza di rappresentanti del governo alle esequie del primate, va considerata come .qualcosa di più di un atto solo formale'. Oli stessi incontri avuti a Varsavia dal segretario di Stato hanno suffragato quest'impressione. I dirigenti polacchi, dopo essersi informati sulla salute del Papa e aver espresso i loro auguri per un pronto ristabi- limento, .hanno sottolineato il loro sentirsi quasi orfanU. Questi sentimenti, ha aggiunto il cardinale, erano 'profondamente sinceri-. E' stato chiesto al segretario di Stato come viene ipotizzato in Polonia il dopo-Wyszynski. Le autorità del Paese, ha risposto, non nascondono una certa preoccupazione. Al che «mi sono sentito in dovere e in diritto di assicurare che la linea del primate sarà continuata Anche perché non era, o non era più, la sua personale, ma quella della Chiesa polacca. E questo è molto rassicurante per la Polonia in un momento in cui nessuno là si nasconde le difficoltà. Specialmente gli uomini politici più responsabili ammettono con grande sincerità che si tratta di un momento difficile in cui c'è bisogno dell'unità di tutte le forze della nazione». A chi gli ricordava come molti, anche tra i governanti polacchi, abbiano espresso la convinzione che in Polonia non si può governare senza un accordo con la Chiesa, Casaroli ha replicato con tono rassicurante: 'Questa consapevolezza c'è sempre stata. Ma mentre prima a ciò, per varie ragioni storiche, non corrispondeva sempre una intesa, oggi, al contrario, c'è veramente una volontà di intesa». Dall'aeroporto di Fiumicino il segretario di Stato ha raggiunto direttamente, a mezzogiorno, il Policlinico Gemelli per un colloquio col Papa. Lo ha trovato in buone condi¬ zioni (i miglioramenti di Giovanni Paolo II sono costanti e da ieri i medici hanno sospeso le fleboclisi, riducendo notevolmente le cure sanitarie) e gli ha riferito nei dettagli sugli incontri avuti in Polonia. L'incontro è durato quaranta minuti e alla fine Casaroli sì è detto 'particolarmente contento- degli sviluppi positivi verificatisi dopo l'ultima visita fatta al Pontefice sabato mattina, prima di partire per Varsavia. «17 Papa — ha concluso — ha fatto dei progressi. Il processo è lento, ma il progresso della ripresa è evidente». Tra lunedi e ieri, Papa Wojtyla è rimasto a lungo alzato, passeggiando nel piccolo reparto al decimo piano del Gemelli dove è ricoverato. Giuseppe Fedi