La crisi è nelle mani di Craxi oggi controproposte a forlani di Ezio Mauro

La crisi è nelle mani di Craxi oggi controproposte a forlani Si prevede un giro di consultazioni del psi con gli altri partiti La crisi è nelle mani di Craxi oggi controproposte a forlani Richiesta principale della direzione psi è che la de accetti una presidenza socialista se non subito entro breve - Forlani avrebbe anticipato che per decidere la de ha bisogno d'un congresso straordinario ROMA — Oggi la crisi di governo ritorna tra le mani di Bettino Craxi. Alle 10,30 il segretario socialista riunisce la direzione, per un dibattito che dovrà dare una risposta alle proposte di Forlani, dovrà precisare la strategia socialista per una trattativa che non si annuncia né facile né breve, e soprattutto dovrà far capire al presidente incaricato e alla de quanta strada si potrà percorrere dopo la prima curva della crisi. Chi conosce bene il psi, sembra escludere, per oggi, impennate e cedimenti. Ogni passaggio della crisi ha i suoi toni, e questa, per il psi, sembra la fase della prudenza. Che cosa prepara dunque Craxi, e che cosa manderà a dire agli altri partiti? Proviamo a capirlo, ricostruendo la strategia socialista attraverso le indicazioni dei più stretti collaboratori del segretario. Intanto, dicono gli uomini del vertice socialista, questa crisi ha già dei punti fermi, da non dimenticare; c'è stato prima un tentativo di rimpasto, non riuscito e sfociato nelle dimissioni del governo. E c'è stata poi una partenza della crisi vera e propria secondo forme e modi che il psi non giudica certo con favore: troppa tendenza al •continuismo» — si dice in via del Corso — troppe rigidità da parte di tutti, il tentativo di innestare il Forlani II sul Forlani I con qualche minimo aggiustamento in corsa, e in più, il rifiuto della de ('Motivato genericamente., dicono i socialisti) di prendere in esame il problema dell'alternanza alla guida del governo. Di qui la situazione di stallo, maturata in questa prima fase della crisi, e non sbloccata dal primo giro d'incontri di Forlani con i partiti. Che fare, a questo punto? «Se siamo all'impasse — dice Claudio Martelli —, non c'è che una strada da seguire: è il tentativo, che noi ci proponiamo, di rimettere in movimento la situazione con una manovra di più ampio respiro.. Una manovra articolata su due piani: il primo prevede un chiarimento politico tra psi e de, per capire qual è il ca- rattere dell'alleanza tra i due partiti. «Se questa alleanza ha un carattere strategico, almeno per i tre anni che restano di legislatura, occorre "garantirla" in qualche modo — dice Martelli —. Come? Ecco: la de deve assumere subito, fin d'ora, un impegno che riconosca la validità del principio dell'alternama alla presidenza del Consiglio'. Il secondo piano della manovra socialista è quello che prefigura un -diverso rapporto» con l'opposizione: sulla struttura del governo, sul suo programma e sul problema della moralizzazione, secondo gli uomini del psi, c'è materia se non per un coinvolgimento del pei, almeno per un 'Confronto vero, concreto e aperto'. Perché questo schema si realizzi, dicono ancora i socialisti, «occorrono idee e proposte, occorre soprattutto abbandonare la tentazione di un rimpasto mascherato per dare un reale segno di cambiamento'. E' quanto Rino Formica va ripetendo fin dall'inizio della crisi: il psi non pone ultimatum sulle sue proposte, ma avverte gli alleati che un segnale di novità è indispensabile. Se non si accetta il ricambio alla guida del governo, si avanzino altre ipotesi, Ezio Mauro (Continua a pagina 2 In settima colonna)

Persone citate: Bettino Craxi, Claudio Martelli, Craxi, Forlani, Forlani Ii, Rino Formica

Luoghi citati: Roma