L'esametro di Lucano così splendente da abbagliare Baudelaire

L'esametro di Lucano così splendente da abbagliare Baudelaire Classici latini L'esametro di Lucano così splendente da abbagliare Baudelaire CURIOSAMENTE. tanto Coleìidge quanto Huysmans, i suoi due maggiori estimatori in tempi moderni, accostano Claudiana a Lucano: «Una specie di nuova personificazione di Lucano», si legge in A rebours, mentre Coleìidge invoca per lui una maggior attensione di quella che comunemente non gli si concede. Cosa amava Huysmans in questo poeta della tardissima latinità vissuta alla coìte non di Augusto o di Nei one ma a quella confusa, ignorata, di Teodosio e di Onorio, fra eunuchi e boiardi? Amava il suo esametro splendente e sonoro, creatore di epiteti a colpi secchi di martello, sprizzando fasci di scintille; ammirava la luce ch'egli spandeva intomo in un universo che si andava inabissando nelle tenebre, secondo una legge storica fatale che già aveva enunciato ti e secoli pi ima Floio nel famoso proemio della sua Epitome di storia romana (om accessibile in buona edizione presso Rusconi). Come Lucano appunto. Claudiano è poeta malinconico e acceso di battaglie e di miti, di cronache fantasticamente trasfigurate. Anche se il suo Rapimento di Proserpina ha colon e accenti ben diversi da quelli tradizionali, f\a tenebre e misteii, in una cuiiosa riduzione quotidiana dell'evento mitico, è piuttosto là dove opera il procedimento contìnuo che si può ttovaie i momenti più belli della sua poesia, i più intensi e originali: quando cioè egli accende con la maestà del mito o della storia la feroce realtà del suo mondo: la congiura di palazzo, la crudeltà del sequestro o dell'assassinio, l'invasione del barbaro. In quell'Italia che si avviava rapidamente al suo Medioevo, il tenore frascone a ondate, le voci trapassano col ricordo lenificante di Brenno. I Goti, gli Unni, i Vandali sono alle porte. Chi meglio di noi può capire, se non gustare. ovviamente, un passo come quello centrale della Guerra dei Goti: città assediate e fragilmente difese, esili oltremare, occultamento e affanno di averi, uceica di angoli appartati ove minori sono il pericolo e la pauia, pessimismo sfiduciato, voci di prodigi e affannosa intenogazione di or oscopi ? E' sul «testimone del suo tempo», di cui paria Franco Seipa in questa sua misurata edizione di due capolavori del prolifico Claudiano, che punteremmo più volentieri per-una suarilettura (ed è lì che troviamo viceversa il limite del suo valore). Solo da un poeta come lui poteva uscire un passo nibelungico quale la cavalcata di Stilicone in pieno inverno su dal lago di Como verso la Baviera, nella solitudine selvosa delle montagne innevate, simile a un leone dalla criniera arruffatadi ghiacci. Sono appunto gli equivalenti di tante figurazioni di Lucano, maestro di selve, di solitudini, di maghe te¬ nebrose, di quella grandiosità fantastica e sonorità fonica che ha fatto parlare spesso per- lui — per- l'età nei ontano — di barocco, e che certo trapassa in qualche modo in Claudiano. Lucano ci torna nella versione a lungo lavorata di Luca Canali e con apparati informativi di Renato Badali. Si può capire che il giovane poeta morto suicida a ventisei anni per-ordine di Nerone sia piaciuto a Leopardi e che la sua poesia «scintillante, lacerante, stoica» avesse un effetto benefico sulle nevralgie di Baudelaire. Persino le oscillazioni politiche del suo poema sulle guene civili di Cesare e Pompeo fanno parte d'inesperienza giovanile o di provvisorietà dell'operaodi un'ispirazione tutta abbandonata alla fantasia, in un parossismo supremo. L'Eneide, ancoin tradotta da Canali e commentata da Paratore, giunta ora al quarto volume (libri VIIVIII) nella collana della. Fondazione Valla, è li ad accrescere il nostro rammarico per- l'immatura scomparsa del genio rivale di Lucano, ma a confermare quanto ancora riconosce Leopardi: che in ultima analisi la forza della natura ha pur- sempre bisogno della pazienza e del tempo di addomesticarsi a quella dell'arte. Carlo Carena Claudiano, Il rapimento di Proserpina. La guerra dei Goti; introduzione, traduzione e note di Franco Serpa, testo latino a fronte: Rizzoli, pagg. 190, lire 3500. Floro, Epitome di storia romana, a cura di Eleonora Salomone Gaggero. Rusconi, pagg. 463, lire 30.000. Marco Anneo Lucano, La guerra civile o Farsaglia; introduzione e traduzione di Luca Canali, premessa ai testo e note di Renato Badali, testo latino a fronte; Rizzoli, pagg. 661, lire 8000. Virgilio, Eneide, a cura di Ettore Paratore, traduzione di Luca Canali, voi. IV, libri VII-VIII: Fondazione Valla-Mondadori editore, pagg. 314, lire 15.000. Ratto di Proserpina (dalla tomba dei Nasoni, British Museum)

Luoghi citati: Baviera, Como, Italia