Gentiluomini disegnati con mano italiana

Gentiluomini disegnati con mano italiana Antiquariato Gentiluomini disegnati con mano italiana IA bottega di Fabrizio j Apolloni in via del Babuino é passo obbligato per quanti, collezionisti, amatori d'arte, curiosi di anticaglie cerchino a Roma tentazioni esteticlic ed avventure del gusto. Il fascino sta certamente nella sicurezza delle scelte di Apolloni e nel delicato, difficile equilibrio ch'egli sa tenere tra le ragioni della cultura e le esigenze mercantili. Ma ad attraici è anche un eclettismo che si mantiene nella migliore tradizione antiquaria italiana e trova nel gusto la sua più salda giustificazione. Proprio questo antiquario che ti propone, segnali tutti da un unico marchio di qualità, il bronzetto rinascimentale e il quadro moderno, la scultura gotica e il mobile impero, il lume romano e la caffettiera veneta, proprio questo eclettico, dal '62 in qua se ne esce ogni tanto a zappare un orto assai specializzato, come è quello del disegno antico, cogliendone un paniere di fogli da fare invidia ai più specialisti fra i colleghi. Questo, in mostra dal 5 al 30 maggio, è intitolato alla Mano italiana» c comprende cento disegni italiani dal '500 ai primi dell'800, illustrati da dotte schede in un catalogo compilato con la collaborazione di Antonella Pantalone. A raccoglierti Apolloni ci ha messo tre anni adoprando quelli che Balzae ritiene gli ingredienti del successo di un collezionista; gambe di cervo, pazienza da israelita, tempo da flaneur; riserve ben spese perché la qualità dei fogli è quasi sempre eccellente e in parecchi casi eccezionale. L'inquietante suorina ritratta da Ottavio Leoni, per esempio, o l'elegante gentiluomo di Stefano Della Bella, ritto sulle secche gambe e visto di schiena (ma ne conosciamo il volto in un altro disegno di Stefano conservato a Windsor) o il gobbo ghignante di Giambattista Tiepolo, la malinconia risolla in arabesco del giovane di Donato Creti, il Capriccio di Pannini che appartenne a Manette... L'inclinazione di Apolloni per ti neoclassico (causa o effetto della sua dimestichezza con Mario Praz?) si manifesta anche in questa mostra dove troviamo un folto manipolo di disegni di quel periodo. Ricordiamo i begli Appiani, l'importante Camuccini, l'Ademollo, il raro Pirovani, ma soprattutfi lo stupendo foglio di Giani dove l'artista s'è ritratto, il volto magro e sparuto rivolto a noi. nel mez¬ zo di una cerimonia accademica, tra una folla di prelati cadenti, di frati scialtoni, di dame c damazze dallo sguardo adun,eo, di gentiluomini inebetiti. E' un disegno clic, per caustica evidenza di caratteri e forza di rappresentazione d'un mondo decrepito, non dovrebbe far tròppo rimpiangere ad Apolloni (se ne doleva con noi) la mancanza di una scena veneziana di Giandomenico. Tiepolo. ¥ ¥ La stagione delle aste è alle penultime battute. Dal 13 al 15 maggio al Palazzo Capponi di Firenze la Sotheby mette in vendita un ricco assortimento di stampe, disegni, dipinti, tappeti, mobili e oggetti. Il più rilevante ci par essere il gruppo dei dipinti che ha il suo punto di forza in un Battesimo di Cristo di Paolo Veronese (la qualità per altro non risulta molto netta nella foto). Meriterebbero di essere disputate nonostante il soggetto le drammatiche pietà del Bazzani e di Callisto Piazza e passeranno foise il prezzo di stima la squisita Andromeda di Filippo Fai datore e la Madonna con bambino di Antoniazzo Romano. Sarà interessante vedere cosa spunteranno i due strappi di Giandomenico e Giovanni Battista Tiepolo e il bel ritratto, munito di pedigree, di Angelica Kauffmann. Notevole infine la tavola firmata di Ludovico Urbani con Madonna col bambino in trono e santi. Mario Spagnol Disegno di P. !.. G'hcz/i

Luoghi citati: Firenze, Manette, Roma