Da Homa fa Nato rilancia un nuovo dialogo Usa-Urss di Livio Zanotti
Da Homa fa Nato rilancia un nuovo dialogo Usa-Urss Si riunisce oggi il consiglio dell'Alleanza atlantica Da Homa fa Nato rilancia un nuovo dialogo Usa-Urss Ma Washington non sembra avere fretta - Anche il segretario dell'organizzazione. Luns, è eauto: «La fermezza sulla Polonia ei dà ragione» - Al eentro dei colloqui i missili in Europa ROMA — I 15 ministri degli Esteri dell'Alleanza atlantica si riuniscono stamane e domani a Roma, per decidere i modi e i tempi in cui affrontare con l'Urss la questione dell'equilibrio missilistico in Europa. Il dibattito, assolutamente riservalo, ita luogo a porte chiuse. Invitati e giornalisti, qualche centinaio di persone giunte da vari Paesi, dovranno abbandonare la sala dell'albergo sulla via Aurelia che ospita questa sessione di primavera della Nato subito dopo il discorso inaugurale, che pronuncerà Porlani. L'esito della riunione sarà reso noto da un comunicato ufficiale, domani. Dai molteplici colloqui incrociali svolli ira sabato e ieri dalla diplomazia atlantica nella capitale italiana, tutti preliminari al Consiglio, viene l'indicazione persistente di una volontà di negoziare. Comune é anche il convincimento che deve essere annullato il vantaggio acquisito dai sovietici con lo schieramento dei polenti e precisi «SS-20». Su come ottenere tale risultato i punti di vista nell'Alleanza non sono però coincidenti. Gli europei, i tedeschi federali in prima fila, i britannici con forti remore, premono per ristabilire la parità inducendo Mosca a ritirare le proprie armi nucleari più recenti. Gli Stati Uniti, ancll'essi con accenti diversi tra i vari esponenti del governo, tendono invece a pri- vilegiare il riarmo. Ritengono che sarà più agevole e quindi più proficuo tratiare una volta dimostrato che gli occidentali vogliono effettivamente schierare i nuovi «Pèrshing» e «Cruise». Non credono che il tempo lavori per il Cremlino. In Europa, invece, è diffuso il timore che la corsa al riarmo possa divenire inarrestabile. Ancora ieri pomeriggio, per un'ora e mezzo. Colombo ha trattato l'argomento con il collega tedesco Genscher. che ha ricevuto a Villa Madama. Entrambi si sono trovati d'accordo sulla necessità di riprendere il negoziato, per il quale il Consiglio dovrebbe trovare le opportune procedure. I due ministri degli Esteri hanno anche esplorato le possibilità di arrivare ad un risultato positivo con la Conferenza per la sicurezza europea, concludendo che vi sono dei margini di azione. Ma. in definitiva, sarà decisiva l'opinione americana, poiché sarà Haig che dovrà infine sedersi davanti ad un tavolo con Gromiko. a Ginevra. E da Washington non mostrano fretta. Indirettamente, lo ha confermato ieri anche il segretario generale della Nato, l'olandese Luns. Rispondendo ad una domanda, egli ha replicato con tono polemico: «Sono in totale disaccordo con quei signori (si riferiva ad una tesi espressa da esperti dell'università di Groningen): non credo che sia tanto più difficile ottenere risultati nella trattativa con l'Urss quanto più tardi questa sarà avviata. Senza che io sia per questo pessimista sulla possibilità di un'intesa, al contrario». Precedentemente. Luns aveva sottolineato che nel dicembre scorso, a Bruxelles, «gli occhi del mondo libero erano rivolti alla Polonia, dove sembrava maturas- se il peggio, cioè un intervento militare sovietico-. Ed ha osservato: «Non è azzardato pensare che la determinazione e l'unità di atteggiamento manifestate dagli alleati in seguito, abbiano qualcosa a che vedere con l'atmosfera di relativa calma che attualmente possiamo constatare in Polonia...-. Quanto all'allargamento eventuale delle frontiere della Nato, il segretario generale l'ha escluso («Non credo se ne parlerà; per questo servirebbe un'unanimità che non vedo-): mentre non è stato altrettanto reciso per quanto riguarda altre forme d'intervento occidentale in zone critiche anche esterne all'Alleanza. Livio Zanotti R Il ri di S U l Roma. Il segretario di Stato Usa Alexander Haig e la moglie durante la visita (Tel.)
Persone citate: Alexander Haig, Cruise, Gromiko, Haig, Homa
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