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Cagliari: concorso per bidello rischia di mettere in crisi un piccolo Comune Cagliari: concorso per bidello rischia di mettere in crisi un piccolo Comune CAGLIARI — Singolare vicenda a Sant'Andrea Frius, paese lungo la fascia costiera orientale dell'isola. Un concorso per bidello rischia di mettere in crisi il Comune poiché tra i concorrenti per l'ambitissimo posto figura anche un assessore comunale. Si chiama Giosuè Erriu ed è democristiano, come tutti i componenti l'esecutivo capeggiato dall'ing. Pinuccio Mulargla. E' certo comunque che è già al centro di vivacissime polemiche destinate ad avere un'eco anche al Consiglio comunale. Il concorso è già stato espletato nella sua prova scritta alla quale si è regolarmente presentato anche l'Errili. Ora si attende la correzione dei compiti, poi si passerà agli orali. E proprio la partecipazione dell'assessore ha scatenato la reazio¬ ne del gruppo consiliare comunista che sta all'opposizione. Si chiedono le immediate dimissioni dell'Emù ed anche quelle del sindaco e degli altri componenti la Giunta. « Erriu — ha detto il capo gruppo comunista Enzo Sanna — per ragioni di opportunità non doveva assolutamente partecipare al concorso. Quanto meno si sarebbe dovuto dimettere prima della prova scritta». E il sindaco e la Giunta? «Le responsabilità — ha risposto ancora Enzo Sanna — sono dell'intero esecutivo. Si sarebbe dovuto intervenire a tempo debito. Non ha invece mosso un dito. Così l'assessore Erriu partecipa ad un concorso indetto dallo stesso Comune di cui è amministratore. Ritengo che ciò non si sarebbe dovuto verificare». Le richieste di dimissioni suonano come una sorta di sfiducia nei confronti della maggioranza. Ma la legge consente a Giosuè Erriu di partecipare regolarmente al concorso anche nella sua qualità di amministratore. Semmai si dovrà dimettere se eventualmente vincerà il concorso. «Lo sappiano perfettamente — ha sostenuto Enzo Sanna — non vogliamo neppure sostenere che Giosuè Erriu verrà in qualche modo favorito. Tengo ad aggiungere, anche a nome degli altri consiglieri comunisti, che l'assessore per ragioni di opportunità, e soprattutto di correttezza, si sarebbe dovuto dimettere nel momento in cui ha deciso di concorrere per questo posto. Per questo motivo riteniamo pure che l'intera Giunta non abbia fatto il suo dovere. Mario Guerrini