Va in pensione 5 anni prima chi è in cassa integrazione

Va in pensione 5 anni prima chi è in cassa integrazione Il periodo viene considerato coperto dai contributi Va in pensione 5 anni prima chi è in cassa integrazione La legge valida sino a fine anno - Le domande entro NI di luglio La cosiddetta «miniriforma» del sistema previdenziale è entrata in vigore il 12 maggio. Ecco alcuni aspetti del provvedimento che — sollecitato dalla grave situazione economica H.el Paese — introduce importanti innovazioni nel nostro sistema di sicurezza sociale. Per poter avere la pensione di vecchiaia da parte dell'Inps sono normalmente richiesti almeno 15 anni di assicurazione (corrispondenti a 780 contributi settimanali) nell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e 60 anni di età se uomini o 55 se donne. L'articolo 16 della legge n. 155/1981 sulla miniriforma dispone invece che per i dipendenti da aziende che hanno ottenuto l'intervento straordinario della Cassa integrazione guadagni (per riduzione dell'orario di lavoro, ristrut¬ turazione, riconversione ecc.) il minimo di età per conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia nei riguardi dei lavoratori che — trovandosi in tali condizioni — abbiano almeno 15 anni di assicurazione (cioè 780 contributi settimanali) venga ridotto a 55 anni per gli uomini ed a 50 anni per le donne. Il periodo di tempo che intercorre fra la data di cessazione del rapporto di lavoro e la data di compimento dell'età pensionabile —che ripetiamo è normalmente fissata a 60 anni per gli uomini ed a 55 per le donne — viene computato in sede di liquidazione come se fosse regolarmente coperto da contribuzione. Questo aumento di contributi che, per maggior chiarezza, potremmo chiamare contribuzione aggiuntiva, può arrivare dunque fino a cinque anni. Ne consegue che un lavoratore che abbia compiuto 55 anni, ne abbia 35 di contributi nell'assicurazione invalidità e vecchiaia e fruisca dell'intervento straordinario della Cassa integrazione guadagni o — trovandosi in tali condizioni — abbia risolto il rapporto di lavoro dal 14 febbraio 1980 in poi. avrà diritto ad una pensione di importo pari all'80 per cento della retribuzione media percepita nei tre anni più favorevoli (cioè meglio pagati) dell'ultimo decennio, e ad una pensione proporzionalmente inferiore se la sua anzianità contributiva risultasse più breve. La legge sul pensionamento anticipato si applica fino al 31 dicembre 1981. Per valersene gli interessati dovranno farne domanda entro ni luglio prossimo se — a causa di crisi aziendale — hanno risolto il rapporto di lavoro dopo il 14 febbraio 1980. oppure si trovavano in Cassa integrazione il 12 maggio scorso, quando è entrata in vigore la legge in questione. Gli altri lavoratori che fruiranno via via del trattamento straordinario da parte della Cassa, dovranno far richiesta di pensione entro 60 giorni dalla data di decorrenza dell'integrazione salariale. Poiché il pensionamento anticipato comporta la risoluzione del rapporto di lavoro, sarà bene che gli interessati, prima di farne richiesta, si accertino di avere la contribuzione minima prescritta (cioè almeno 780 contributi settimanali) valendosi magari della consulenza dei Patronati. Osvaldo Paita

Persone citate: Osvaldo Paita