Cinque miliardi di anni in una mostra

Cinque miliardi di anni in una mostra Inaugurata a Roma al palazzo dell'Esposizione di via Nazionale Cinque miliardi di anni in una mostra Esposti, fra l'altro, il primo modello scientifico di un buco nero e l'unico scheletro di un elefante nano - Preziosi minerali e teschi di uomini vissuti in epoca preistorica ROMA — Il primo modello scientifico di un «buco nero» astrofisico librato nell'aria, gli scheletri di un elefante nano alto un metro e di una balena, i teschi degli uomini vissuti in epoca preistorica nel Lazio, minerali preziosi in bacheche blindate, la visione della Terra via satellite «in tempo reale», sono fra gli aspetti più interessanti della mostra «Cinque miliardi di anni» inaugurata a Roma, al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale. Rimarrà aperta fino al 31 luglio. Il filo conduttore è l'evoluzione dell'universo, della Terra e degli organismi viventi. Si inizia con l'astrofisica. Il «buco nero», che è la tomba di una stella morta in modo catastrofico, è stato reso visibile rappresentando le traiettorie di sei particelle che cadono senza ritorno. La struttura, bianca, brillante, è simile ad un anello aperto e attorcigliato alto quattro metri e largo sei. Il modello è stato realizzato dall'arch. Maurizio Sacripanti su calcoli del prof. Remo Ruffini. dell'Università di Roma. Nella sezione di mineralogia e geologia molti globi terrestri rappresentano i continenti e gli oceani nelle varie ere e un plastico di 12 metri quadrati i vulcani del Lazio. Le raccolte di minerali vanno da quelli tipici della tolfa a minerali di tutto il mondo tra cui grezzi preziosi. Nelle sale della botanica un erbario di alghe proveniente dal primo museo di scienze naturali del mondo (il Kirkeriano di Roma, fondato nel 17" secolo): le alghe sono fra due fogli di gelatina per vederle in trasparenza. C'è anche una raccolta di orchidee cresciute ai giorni nostri, spontaneamente, nell'ambito urbano di Roma. Un plastico dell'orto botanico è vicino a una serra in miniatura che contiene pian¬ te grasse di tutti i tipi. Ci sono anche le piante di ambienti cosi secchi che assumono la forma di sasso. Nel reparto di zoologia ed entomologia, oltre allo scheletro dell'elefante nano, esemplare unico al mondo, è presentato quello di un capodoglio (lungo 12 metri). Una sala è dedicata alla diversificazione animale in cui le farfalle sono state scelte come gruppo guida. Con il reparto di anatomia comparata e di paleontologia si arriva all'apparizione dell'uomo: l'uomo, come punto centrale della conoscenza L'era della tecnologia è rappresentata dagli strumenti ormai storici usati da Enrico Fermi, dai moderni sismografi elettronici portatili per il rilevamento dei terremoti, da un pallone sonda per la meteorologia. Ogni giorno saranno visibili le foto del Mediterraneo riprese da un satellite meteorologico americano. Molti strumenti predisposti per esperimenti potranno essere manovrati dai visitatori. Non manca l'evoluzione della musica contemporaneamente a quella della scienza. Si potrà vedere come si ottengono variazioni di pezzi classici con il «computer».

Persone citate: Enrico Fermi, Maurizio Sacripanti, Remo Ruffini

Luoghi citati: Lazio, Roma