Forse sarà svelato il mistero della città sommersa a Gabicce di Ermete Grifoni

Forse sarà svelato il mistero della città sommersa a Gabicce Una razionale ricerca archeologica sarà affrontata la prossima estate Forse sarà svelato il mistero della città sommersa a Gabicce GABICCE — Il mistero di Valbruna. la città sommersa nel mare di Gabicce. finora affidato più alla pubblicità turistica che a una razionale ricerca archeologica, sarà affrontato nella prossima estate da un gruppo di studiosi che intendono avviare un serio discorso sul più affascinante punto interrogativo nella antica topografia della costa, A riproporre all'attenzione degli studiosi il «caso Valbruna... attorno a cui si è sbizzarrita per anni la fantasia popolare alimentata da ritrovamenti di anfore greco-romane che ancora oggi finiscono talvolta nelle reti dei motopescherecci e da reperti di vario genere nei campi, è stato il ritrovamento di un manoscritto settecentesco Secondo gli studiosi, che si ritroveranno a Gabicce ai primi di settembre — ci dice il dott. Delio Bischi che da anni si batte per riportare alla luce la basilica di Colombarone — la zona archeologica interessata a queste ricerche offrirebbe la chiave per fare luce anche su Valbruna. tanto che all'incontro parteciperà uno dei più illustri studiosi della materia, il prof. Nereo Alfieri dell'Università di Bologna, che ha legato il suo nome alla scoperta di Spina Che Valbruna sia esistita non c'è alcun dubbio. Forse si chiamava Crustumium. poi prese il nome di Conca, come l'omonimo fiume che sbocca vicino a Cattolica. Era fin dai tempi degli Etruschi una testa di ponte sull'Adriatico, in una zona dove confluirono diversi popoli della preistoria, i calici, i greco-fenici, gli illirici e poi i romani. In questo porto, che era a ridosso dell'unico sperone montuoso tra il Veneto e il Conerò, avvenivano gli scambi commerciali, come dimostra il grande numero di anfore vinarie e olearie, relitti di antichi naufragi. Con la loro patina opaca, le incrostazioni di conchiglie, queste anfore, che vengono anche ritrovate da subacquei e commerciate clandestinamente, sono da anni il segno distintivo della località. Non era raro trovarle, un tempo, anche nelle case dei vecchi pescatori, i quali ora a Gabicce sono diventati quasi tutti albergatori. Valbruna sarebbe stato invece l'ultimo nome che questa città poi scomparsa ha avuto in epoca medioevale, perché cosi allora si chiamava la vallata del Conca, per i fitti boschi di olmi e di querce che la cingevano. Il mistero non è dunque nell'esistenza di questo nucleo, riscontrabile anche in citazioni di scrittori latini, ma nella sua fine: Valbruna infatti è stata sommersa dal mare e ci sono diversi viaggiatori, storici, cronisti, tra il 1500 e il 1800. che la descrivono cosi come essa appariva mezzo braccio sott'acqua nello specchio che è sotto lo strapiombo del monte di Gabicce. a 400 metri dal porto di Cattolica. Dice tra gli altri Leandro Alberti (1567) che quando la marina era quieta «se ne vedevano le mura, con la sommità delle torri di altri edifici della città di Conca, già da molto tempo nel mare sommersa». Su questa strana e suggestiva vicenda sono fiorite illazioni e leggende che hanno chiamato in causa maremoti, frane, cataclismi, divinità infuriate: ma se Valbruna fosse precipitata nell'Adriatico dall'alto del monte si sarebbe trasformata in un cumulo di rovine, non avrebbe conservato sott'acqua il suo aspetto, con le mura e le torri, per cui l'ipotesi più probabile è quella avanzata in questo dopoguerra da un ri¬ cercatore oggi scomparso. Aroldo Riciputi. Secondo Riciputi la fine di Valbruna non sarebbe stata direttamente causata da fenomeni tellurici, che pure interessarono la costa nel 1292. ma dalle correnti marine, che. dopo il cedimento del costone di Gabicce monte, avrebbero eroso il litorale a Ponente, sommergendo l'antica città. Valbruna infatti appariva ancora qualche secolo addietro come una città abbandonata, più che distrutta. Finora soltanto qualche pescatore subacqueo è andato a curiosare percorrendo i silenziosi itinerari delle mura della città. Ermete Grifoni

Persone citate: Aroldo Riciputi, Conca, Delio Bischi, Leandro Alberti, Nereo Alfieri, Ponente, Spina

Luoghi citati: Cattolica, Veneto