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Montedison, l'affare è quasi concluso Lo ha detto ai sindacati il ministro De Michelis Montedison, l'affare è quasi concluso ROMA — La trattativa per la cessione delle azioni pubbliche Montedison ai privati guidati da Mediobanca è pressoché conclusa. Ne ha dato informazione ai sindacati lo stesso ministro delle Partecipazioni Statali De Michelis. nel corso di un incontro dedicato all'esame della situazione delle aziende a partecipazione statale, interessate a trasferimenti e cessioni. I negoziati fra il ministero delle Partecipazioni Statali e i nuovi azionisti privati della Montedison per l'acquisto della Sogam. la finanziaria pubblica che controlla circa il 17 per cento del capitale di Foro Bonaparte. dovrebbero chiudersi sulla base di un prezzo di 215 lire per azione. L'acquisto della Sogam do¬ vrebbe implicare che i nuovi azionisti privati Montedison parteciperanno pro-quota al prossimo aumento di capitale Montedison di oltre 600 miliardi sottoposto all'approvazione degli azionisti alla prossima assemblea convocata per il 2 giugno con un esborso complessivo nell'ordine di circa 200 miliardi. I privati interessati sono quattro: la Fidis (gruppo Fiat), la famiglia Pirelli (attraverso la Pirelli and C). il gruppo Bonomi attraverso la Invest e il gruppo Orlando attraverso la Gim. assistiti da Mediobanca che partecipa già al capitale Montedison. Nel quadro del rilancio finanziario del gruppo chimico milanese la società di Foro Bonaparte intende anche procedere alla quotazione in Borsa della Se¬ goni, la società di servizi che ha nel proprio patrimonio le centrali elettriche dei complessi petrolchimici. Il ministro De Michelis ha poi informato i sindacati della prossima costituzione di una finanziaria presso l'Eni incaricata di gestire le quote azionarie di tre società del gruppo, la Saipem, la Snam Progetti e la Nuova Pignone che verrebbero quotate in Borsa. A tale proposito il ministro ha riconfermato — sottolinea un comunicato ministeriale — «le scelte a suo tempo indicate nel libro bianco delle Partecipazioni Statali, e cioè di reperire attraverso la Borsa risorse a sostegno dei piani di sviluppo del sistema delle aziende a partecipazione statale».