Il passivo Alitalia 1980 non spaventa gli azionisti

Il passivo Alitalia 1980 non spaventa gli azionisti In perdita per 8,8 miliardi, ma il giudizio è favorevole Il passivo Alitalia 1980 non spaventa gli azionisti DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Ieri pomeriggio l'assemblea degli azionisti Alitalia ha approvato il bilancio 1980: il risultato è in perdita per 8.8 miliardi (14,5 nel 1979) ma viene considerato abbastanza favorevole. A parte che la cifra è modesta se comparata a un fatturato di oltre 1300 miliardi, il 1980 è stato veramente un anno nero per il trasporto aereo. «il peggiore nella storia dell'aviazione civile», con un incremento del traffico passeggeri di appena l'l% e del traffico merci del 7.8%. Quasi tutte le compagnie aeree hanno registrato dati negativi, e quelli dell'Alitalia non si collocano affatto fra i peggiori. Fra le compagnie europee, l'incremento del traffico passeggeri è stato pari al 2% mentre l'offerta di posti è cresciuta del 7%. La domanda è diminuita soprattutto per il rincaro delle tariffe, spinto dai continui aumenti di prezzo del carburante, il kerosene (+35% dall'inizio alla fine del 1980). Le perdite di esercizio totali delle compagnie europee possono essere stimate in circa 400 milioni di dollari. Per l'Alitalia i dati del 1980 rivelano un aumento del traffico, ma sono falsati dal raffronto con il 1979. anno in cui ci sono stati molti scioperi e la messa a terra tecnica dei Dc-10. Rispetto alla previsione di inizio anno, il trasporto di passeggeri e quello di merci sono stati inferiori rispettivamente del 7% e dell'I 1%. Il secondo semestre è stato nettamente peggiore del primo. Ciò di cui l'Alitalia è soddisfatta è invece il miglioramento della puntualità dei voli, di oltre dieci punti rispetto al 1979, nonostante le agitazioni dei controllori di volo e il permanere delle inefficienze (non attribuibili all'azienda) negli aeroporti e nei servizi. L'Alitalia ha comunque proseguito nel suo piano di ripresa degli investimenti (30 miliardi, di cui 355 per la flotta, contro 101 del 1979). Quanto alle previsioni per il 1981, esse-sono di una perdurante stagnazione del traffico aereo. Anche per l'anno in corso le compagnie aeree aderenti alla lata dovrebbero far registrare notevoli perdite di esercizio. La ripresa non verrà prima del 1982. L'Alitalia è stata molto danneggiata dagli scioperi, soprattutto dei piloti, nel periodo gennaio-aprile (cancellazione del 16% dell'attività di volo, perdite di proventi per 46 miliardi di lire). C'è poi lo sforzo imprenditoriale e organizzativo per la gestione della nuova società Aermediterranea che ha rilevato le attività ex-Itavia, e la prosecuzione dell'ampio programma di investimenti. E' probabile quindi una riconvocazione degli azionisti in assemblea straordinaria, nel corso dell'anno, per un nuovo aumento di capitale.

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