Preso in banca un «reduce» della banda di via Osoppo

Preso in banca un «reduce» della banda di via Osoppo Con sei complici assaltò il furgone blindato Preso in banca un «reduce» della banda di via Osoppo E' Ugo Ciappina, 53 anni, molti dei quali trascorsi in carcere - Arrestato a Cosenza con altre 4 persone in un istituto di credito - Secondo la polizia stavano preparando un colpo per alcuni miliardi COSENZA — Si dice che la volpe perda il pelo, ma non il vizio. Questo detto calza perfettamente a Ugo Ciappina. 53 anni, che diventò famoso nel febbraio del '58. quando con sei complici assaltò il furgone blindato della «Banca Popolare» in via Osoppo. a Milano. Fu un colpo clamoroso perché i banditi usarono per la prima volta la tecnica dei gangster americani. Ave- vano speronato con un'automobile di grossa cilindrata il furgone dei soldi e minacciato con i mitra gli inservienti. E tutto questo sotto gli occhi di centinaia di persone. Fuggirono indisturbati con 114 milioni, una cifra allora favolosa. Ma la polizia fu altrettanto brava e, dopo poco più di un mese, catturò cinque dei sette rapinatori e tra questi c'era Ciappina. Se diamo uno sguardo al suo curriculum, scopriamo che la fortuna gli è sempre stata alla larga. Quando ideò il colpo di via Osoppo, assieme a Ugo Cesaroni, era già reduce da 12 anni di carcere per una serie di rapinette compiute a Milano e a Genova. Già allora i suoi precedenti avrebbero fatto arrossire Al Capone, ma se i suoi complici fossero stati più attenti non si sarebbero messi assieme a un uomo che attira i guai come una calamita il ferro. Il colpo di Milano lo pagò duramente con 12 anni (dei 17) di carcere, compresi vari soggiorni in cliniche psichiatriche. Chiunque a questo punto si sarebbe ritirato, ma Ciappina, uomo di carattere, decise di continuare. E lo ritroviamo in carcere nel dicembre del '73. dopo essere stato fermato dalla polizia sulla tangenziale nei pressi di Cormano (Milano) su un'Alfa 2000 con due amici armati fino ai denti. C'erano anche passamontagna, guanti di plastica, tutte cose che solitamente servono ai rapinatori. A questo punto non sappiamo quanti anni di carcere si è fatto Ciappina, ma certamente un numero discreto visti i suoi precedenti penali. Finalmente il nostro uomo abbandona il mitra «perché non è più tanto giovane e svelto», ma impugna la fiamma ossidrica. Ed eccolo nuovamente in manette nella questura di Cosenza. Ma questa è cronaca recentissima, di ieri. Ciappina è stato preso assieme a quattro complici, mentre stava facendo una ricognizione all'interno dell'agenzia centrale della «Banca Nazionale del Lavoro». Secondo gli investigatori, i malviventi, che erano entrati all'interno dell'agenzia aprendo il portone con una chiave falsa, sarebbero tornati nella banca la notte dopo per tentare, con l'ausilio di una lancia termica, di forzare la cassaforte. «Abbiamo evitato — ha detto un funzionario della squadra mobile — un colpo di alcuni miliardi di lire». Le altre quattro persone arrestate sono: Angelo Esposti, di 36 anni, e Francesco Dilò, di 31, entrambi di Milano. Ubaldo Avventuriera, di 27, e Antonio Chiarella, di 29 anni, tutti e due di Cosenza. Ugo Ciappina