Taormina: gli stranieri ora ci voltano le spalle

Taormina: gli stranieri ora ci voltano le spalle Brutte prospettive per il turismo Taormina: gli stranieri ora ci voltano le spalle DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MESSINA — E' in crisi anche il turismo, uno dei settori tradizionalmente più floridi della nostra economia. L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi nel corso di un seminario organizzato a Taormina dal Formez. Centro studi e formazione per il Mezzogiorno. Nell'austero salone trecentesco di palazzo Corvaia. si sono alternati nel dibattito i ministri per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, Capria. e per il turismo e gli spettacoli, Signorello. i presidenti Enit. Moretti, e Iasm, Novacco. parlamentari, amministratori docenti universitari. Le cifre sull'afflusso di turisti nel primo quadrimestre sono «allarmanti». La stessa Taormina ha subito una flessione di presenze straniere del 49.5 per cento rispetto allo scorso anno. A Roma le prenotazioni a fine marzo erano inferiori del 20 per cento, a Napoli del 30. nelle zone balneari, compresa l'Emilia Romagna, del 40-45 per cento.il che significa un minor introito in valuta straniera pari a 1500 miliardi sugli 8000. del '79. in un settore che fattura complessivamente 22 mila miliardi annui in 250 mila aziende con oltre un milione e mezzo di occupati. Non c'è dubbio, il mercato del turismo cambia, ma il nostro Paese «non è stato in grado di adeguarsi alle mutate esigenze del pubblico». La concorrenza si fa sempre più agguerrita e gli italiani stessi preferiscono «espatriare per trascorrere le vacanze estive-. Quali misure si devono prendere per invertire questa tendenza e riproporre il «prodotto Italia in modo più appetibile»? I consigli dei tecnici sono molti, ma in testa alla graduatoria è sentita l'esigenza di ricostituire all'estero l'immagine del nostro Paese, con un'informazione più puntuale da una lato e, dall'altro, una più massiccia presenza degli organismi, sorti proprio per tale scopo, ma ai quali mancano i finanziamenti. «Occorre inoltre inserire il turismo in una organica politica di sviluppo economico, sostenendola con un adeguato piano dei trasporti per agevolare l'accesso su tutto il territorio, offrire incentivi al turista (buoni benzina, autostrade gratuite), valorizzare e tutelare le risorse storico-ambientali e climatiche. E' emersa* infine l'esasperazione per il continuo palleggiarsi le responsabilità tra governo e Regioni: «7/ tempo per intervenire è poco basta con le parole». Carlo Novara

Persone citate: Capria, Carlo Novara, Corvaia, Moretti, Novacco, Signorello

Luoghi citati: Emilia Romagna, Italia, Messina, Napoli, Roma, Taormina