Autobus urbano a propulsione mista (Diesel ed elettricità) di Gianni Rogliatti

Autobus urbano a propulsione mista (Diesel ed elettricità) Autobus urbano a propulsione mista (Diesel ed elettricità) Sviluppato su iniziativa del Consiglio Nazionale delle Ricerche Durante il Salone del Veicolo industriale, si sono svolte a Torino due dimostrazioni pratiche dell'impiego di un autobus «ibrido» realizzato dal Centro Ricerche Fiat nell'ambito del «Progetto Finalizzato Energia» promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Vale la pena di ricordare che un sistema di trazione ibrido si compone di un gruppo elettrogeno azionato da motore a combustione, di un motore elettrico di trazione, di un certo numero di batterie e dei necessari sistemi elettronici di comando. Con questa soluzione si ha la possibilità di risparmiare carburante perché il motore a combustione funziona a velocità costante nel suo punto di massima efficienza, e perché l'impianto elettrico consente di recuperare l'energia di frenata. Inoltre è possibile viaggiare con le sole batterie. Per questo esperimento è stato opportunamente modificato un autobus Fiat di tipo urbano modello 418 AL: gli si è applicato uno speciale motore elettrico con potenza continuativa diSOkWe massima di 180 kW (244 Cv) a 600 volt. Il gruppo elettrogeno è dotato di un motore Diesel a 6 cilindri con potenza massima di 100 Cv; le batterie consentono una autonomia «elettrica^ di 85 km. La velocità massima stabilita è di 65 km/h ed il carico utile è considerato di 4500 kg. In fase di azionamento ibrido, cioè con il motore a combustione in moto, la potenza viene richiesta al motore in funzione dello stato di carica delle batterie. Il veicolo è stato sottoposto ad una serie di prove pratiche a Torino, facendogli percorrere una linea regolare del- VA TM, al seguito di un veicolo normale, e misurando i dati di consumo. Si è potuto rilevare un'economia di combustibile pari al 17 per cento, ferme restando tutte le altre condizioni di impiego, come velocità media sul percorso ecc. Dal punto di vista pratico c'è inoltre da rilevare il maggior confort per i passeggeri, in quanto il motore Diesel non funziona in continuazione e l'accelerazione è più progressiva. A fronte di questi vantaggi c'è il maggior costo del veicolo ibrido, con una differenza valutabile intorno al 30 per cento in più; ma si può citare il vantaggio di una minore incidenza dei costi di manutenzione. In definitiva, questi studi dimostrano come sia possibile ridurre sostanzialmente i consumi di carburante, ad un prezzo che non risulta esagerato. Tutto sta a valutare l'entità di tali risparmi, ed è in questa ottica che vanno viste le dimostrazioni pratiche, che consentono agli amministratori pubblici di tenersi al corrente degli sviluppi tecnologici sui mezzi di trasporto collettivo. Gianni Rogliatti L'autobus a propulsione «ibrida» presentato a Torino

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