Il psi favorevole al quadripartito ma che non sia rimpasto mascherato di Marco Tosatti

Il psi favorevole al quadripartito ma che non sia rimpasto mascherato La direzione socialista s'è conclusa senza alcun documento Il psi favorevole al quadripartito ma che non sia rimpasto mascherato Per il segretario Craxi la crisi può risolversi prima delle elezioni amministrative del 21 giugno Lombardi sostiene la necessità «di non partecipare al governo» e propone «un'intesa di sinistra» ROMA — La crisi di governo sarà risolta prima delle elezioni amministrative? «Mi sernbra difficile protrarre la crisi fino al 21 giugno- ha risposto ieri pomeriggio Bettino Craxi. uscendo dalla direzione del partito. Ha riflettuto qualche secondo e poi ha aggiunto: «La possibilità non esiste, non esiste proprio-. E' difficile stabilire se le parole del segretario socialista rappresentino semplicemente un auspicio, una previsione reale, o qualcosa d'altro. Claudio Signorile ha commentato la dichiarazione affermando che «un partito serio cerca di chiudere la crisi al più presto-. Ma le posizioni emerse in direzione non autorizzano ad essere ottimisti più di tanto sulla brevità della crisi. «Andremo a sentire le proposte e valuteremo in direzione-, ha detto Craxi ai giornalisti: ma durante la riunione in via del Corso si sarebbe espresso in forma meno diplomatica. «Non mi possono venire a dire: o mangi questa minestra, o ti butti dalla finestra. Io, per temperamento, la minestra non la mangio, anche se cerco di non buttarmi dalla finestra-. E il suo braccio destro. Martelli. ha precisato che il psi non è disposto ad accettare «soluzioni che in qualche modo possano prefigurare un rimpasto, pur mantenendo la stessa guida e la stessa forvi ulaal governo-. I lavori della direzione sono stati aperti da una breve introduzione politica del segretario, che però non è stata resa nota, cosi come la seduta si è conclusa senza che venisse stilato alcun documento. Craxi ha ricordato l'uccisione di Walter Tobagi. avvenuta un anno fa. In sostanza, è parsa una direzione interlocutoria, in attesa che la delegazione (Craxi. Cipellini. Formica. Casalinuovo e Signorile) venga convocata dal presidente incaricato Forlani per l'apertura delle consultazioni. «Non abbiamo affermato, né escluso, nessuna ipotesi- è stato il commento finale, ufficioso, a via del Corso. II dibattito non ha riservato grosse sorprese. Lombardi ha sostenuto la necessità per il psi di «non partecipare al governo, e contemporaneamente proporre un 'intesa con tutte le forze dì sinistra-: questo nell'ottica di uno scioglimento anticipato delle Camere. Una morte naturale della legislatura è stata definita «estremamente improbabiledall'anziano leader della sinistra. La sua tesi non ha trovato molti consensi, a cominciare da Claudio Signorile. «Bisogna rifiutare la falsa alternativa fra una riedizione aggiornata del governo Forlani e le elezioni anticipate-. Presidenza del Consiglio socialista, con la collaborazione di tutte le forze laiche e la «volontà di rinnovamento presente nella de- sono per l'ex vicesegretario gli ingredienti che permetterebbero di evitare «soluzioni fragili e transitorie-. Nello stesso senso si sono espressi altri due esponenti della sinistra Covatta e Ruffolo: mentre Landolfi (manciniano) propone, oltre al mutamento della direzione del governo, la «non partecipazione organica a governi a guida democristiana-; vale a dire un impegno non diretto del partito nell'esecutivo. La maggioranza non si è scoperta molto, dichiarazioni di Craxi e Martelli a parte. Ed era naturale: la discussione sulle «cose» si avrà solo nella direzione prevista immediatamente dopo l'incontro con Forlani. Marco Tosatti

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