Mai dal dopoguerra di Sandra Bonsanti

Mai dal dopoguerra Mai dal dopoguerra (Segue dalla 1* pagina) questione non è semplice. Si tratta infatti del «Nos», il nulla osta di segretezza. Ogni alto grado militare ha infatti un suo «livello di affidabilità» (il cosiddetto -clearence*) che gli permette l'accesso o meno alle notizie riservate. Questo «livello» viene stabilito sulla base di alcuni criteri: la posizione ricoperta; il background di esperienza; i rapporti familiari. Per gli ufficiali di grado medio-alto, la responsabilità nello stabilire il «livello» spetta al comandante generale dei carabinieri. Per gli ufficiali di grado molto elevato (ad esempio per il capo di Stato Maggiore della Difesa) la competenza è esclusivamente del presidente del Consiglio. Per questa ragione, anche nella decisione di scegliere la via della licenza ordinaria sono intervenuti sia il comandante generale dei carabinieri, Cappuzzo, che il presidente Forlani. Oggi intanto, proprio per studiare la difficile situazione in cui si sono venuti a trovare Sismi e Sisde, si riunisce il Comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza. Il Sisde aveva già subito un duro colpo l'anno scorso, quando era finito sotto processo ed era stato arrestato il vice di Grassini, Russomanno. Il questore era stato accusato di aver passato al giornalista Isman i verbali della confessione di Patrizio Peci. Il Sisde è l'unico dei servizi di Paesi legati alla Nato a non aver rapporti con la Nato stessa. Essi sono infatti demandati ai militari del Sismi. Una situazione, questa, che non è mai piaciuta troppo agli americani. Il periodo di ferie servirà ai vari generali a riflettere sulla vicenda in cui sono rimasti coinvolti. Si sa già che alcuni di loro sospettano di essere vittime di una «guerra fra bande». Il gioco nel quale sono rimasti impigliati passerebbe al di sopra delle loro teste. Non riescono a convincersi che un semplice industriale, proprietario ad Arezzo di una ditta di abiti e cappotti, abbia potuto travolgere la loro carriera, e «destabilizzare» quelle Forze Armate «democratiche e riformate» che tut ti i partiti avevano voluto. Sandra Bonsanti

Persone citate: Cappuzzo, Forlani, Grassini, Isman, Patrizio Peci, Russomanno

Luoghi citati: Arezzo