Non si può arrestare di Giuseppe Zaccaria

Non si può arrestare Non si può arrestare (Segue dalla l'pagina) meccanismo delle ricerche, dovrebbe comunque proporsi quanto prima. Ieri il procuratore capo di Roma, Achille Gallucci, ha annunciato che entro lunedi prossimo l'inchiesta sulla « P2» sarà formalizzata. Gli atti, in altri termini, passeranno al giudice istruttore, il quale dovrà condurre accertamenti molto più lunghi e complessi di quelli consentiti da un'istruttoria sommaria. Si tratterà certamente di interrogare decine di persone, di far compiere qualche centinaio di perizie calligrafiche sui documenti sequestrati nella villa di Gelli. Soprattutto, bisognerà ricostruire il percorso di quello sconcertante «dossier» che l'altra sera, durante il suo primo interrogatorio in carcere, l'ex colonnello del 8id Antonio Viezzer si è visto mostrare dal magistrato. Più che di un documento, si tratta di una raccolta di estratti dai quali lo spionaggio attribuito a Viezzer e Gelli parrebbe -più politico che militare*. Unico dato certo, è che si tratta di un dossier esplosivo: tanto che non una parola sfugge ai pochi che lo hanno potuto leggere. Probabilmente quelle carte non saranno mai depositate in cancelleria: il loro destino, già sin d'ora, è di tornare in un archivio col timbro «segreti di Stato». In attesa che l'indagine passi di mano, Sica sta proseguendo comunque le indagi ni. Una, per ora marginale, riguarda un foglietto trovato nella villa di Gelli e consegnato a Sica dai magistrati milanesi. E' un foglio d'agenda, con la data di un giorno del giugno '80: porta un appunto che sembra autografo con l'annotazione: -Dieci milioni a Bisaglia*. Si tratterà, ovviamente, di verificare se è proprio la grafia di Gelli e se l'appunto si riferisca a un'operazione davvero avvenuta. L'altra sera da Sica si è presentato spontaneamente anche Luigi Bisignani, il redattore dell'Ansa che si trova a sua volta indiziato di spionaggio nell'indagine parallela condotta dal dott. Savia, per il ruolo svolto come collaboratore dell'ex ministro Stammati nel misterioso «affare» Eni-Petromin. Oggi toccherà allo stesso Stammati. che sarà ascoltato come teste, e agli altri due indiziati di spionaggio per lo stesso affare, Giuseppe Battista e Lorenzo Davoli. Sica ha interrogato come testimone anche l'on. Emo Danesi, fiduciario di Bisaglia. Danesi ha confermato di aver accompagnato due anni fa l'allora presidente dell'Eni, Mazzanti, dal capo della Loggia «P2». Mazzanti aderì al «club Gelli» poche settimane dopo. Giuseppe Zaccaria PECHINO — Il segretario di Stato americano Alexander Haig giungerà il 14 giugno a Pechino per il primo contatto ad alto livello tra i dirigenti cinesi e l'amministrazione del presidente Ronald Reagan.

Luoghi citati: Pechino, Roma