Olanda, incertezza dopo il voto Verso un governo di tecnocrati? di Renato Proni

Olanda, incertezza dopo il voto Verso un governo di tecnocrati? A tarda notte i primi risultati per la nuova Camera Olanda, incertezza dopo il voto Verso un governo di tecnocrati? Della contesa tra democristiani e socialisti potrebbe approfittare il giovane partito «democrazia 66», forse il vero vincitore della consultazione - Sarà decisivo il problema degli euromissili DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE L'AIA — Dalle 19 alla mezzanotte, milioni di olandesi hanno seguito ieri alla televisione i risultati delle elezioni per il rinnovo dei 150 seggi della Camera dei deputati. Le operazioni di voto si sono svolte dalle 7 alle 19. Hanno votato circa 8 milioni e mezzo di persone, pari all'80 per cento del corpo elettorale. Il tempo è stato discreto: l'alta affluenza dovrebbe avere favorito il partito socialista di Joop den Uyl. Al «Centro della stampa internazionale... decine di giornalisti e di personalità politiche hanno discusso, via via che il computer annunciava le proiezioni delle scelte elettorali, sui possibili governi che scaturiranno da queste elezioni. Alle 22. quando ormai l'esito, in base alle elaborazioni di un numero significativo di schede spogliate, appariva certo, i capi dei partiti hanno commentato in televisione con accenti diversi il significato del voto, ma non hanno prospettato alcuna soluzione al problema della formazione della compagine governativa. Toccherà al leader del partito di maggioranza relativa, il socialista Den Uyl. o al democristiano Andries Van Agt. tentare la costituzione di un governo di coalizione. Den Uyl e Van Agt si odiano cordialmente, per cui non si esclude che uno dei due lasci la guida del partito per facilitare il successo delle consultazioni. E' addirittura possibile, in caso di prolungata impasse, che si dimettano entrambi. Le ultime previsioni davano a ciascuno dei due maggiori partiti 44 seggi (contro i 53 dei socialisti e i 49 dei democristiani nella scorsa legislatura): quindi è ancora presto per prevedere a chi la regina Beatrice affiderà il compito di tentare per primo la formazione del governo. Ieri sera si faceva strada anche l'ipotesi che il nuovo premier potrebbe essere Jan Terlouw. leader di «Democrazia 66». un partito fondato soltanto quindici anni fa da giornalisti e tecnocrati che si colloca ideologicamente a mezza strada tra la de e i socialisti. Questo partito forse otterrà una ventina di seggi, contro gli otto della scorsa legislatura. Se Terlouw divenisse premier, la contesa tra Den Uyl e Van Agt sarebbe risolta affidando a ciascuno di loro una delle due vicepresidenze del Consiglio, con eguali responsabilità politiche. Le ultime dichiarazioni dei leaders politici confermano che la de spera di formare una coalizione con i liberali di Hans Wiegel (che forse aumenteranno i 28 seggi che avevano in Parlamento) con i quali ha governato tre anni e mezzo. I socialisti sono dispo- sti a unirsi ai democristiani e a «Democrazia 66». vista l'impossibilità di un governo delle sinistre. I liberali, assieme ai de. accetterebbero «Democrazia 66... ma sperano di non averne bisogno. «Democrazia 66» è pronta a sostenere un governo di laici (liberali e socialisti) ma Den Uyl non vuole collaborare neppure con Wiegel. Il problema della formazione di un governo di coalizione è particolarmente difficile in Olanda poiché nelle elezioni della Camera dei deputati (la Camera Alta è nominata dalla Corona) vige il sistema della proporzionale pura. Per la formazione del nuovo governo sarà decisivo il negoziato fra i partiti sull'accettazione, o il rifiuto, dei 48 missili atomici Cruise della Nato sul suolo olandese. I socialisti li respingono con decisione, assieme a «Democrazia 66»; quindi un governo di coalizione che avesse bisogno del loro appoggio deciderà contro i missili. L'unica possibilità per la Nato di piazzare in Olanda i suoi missili sta nella conferma dell'attuale governo di coalizione fra i liberali e i democristiani. Anche in questo caso, tuttavia, ci sarà il rischio che numerosi deputati democristiani votino contro i missili, facendo fallire il pro- gett0 Renato Proni

Persone citate: Andries Van Agt, Beatrice, Cruise, Hans Wiegel, Van Agt

Luoghi citati: L'aia, Olanda