Al Bundestag fiducia per Schmidt su missili e negoziati con Mosca di Tito Sansa

Al Bundestag fiducia per Schmidt su missili e negoziati con Mosca Anche l'opposizione vota a favore del Cancelliere Al Bundestag fiducia per Schmidt su missili e negoziati con Mosca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Il governo di coalizione Schmidt-Genscher ha superato brillantemente la temuta prova del voto parlamentare sulla politica di sicurezza della Germania Federale, con lo scoglio della cosiddetta «doppia decisione- della Nato di installare missili nucleari in Europa e contemporaneamente negoziare con l'Unione Sovietica per la loro riduzione. A favore di una mozione del governo hanno votato tutti e tre i gruppi parlamentari (anche l'opposizione democristiana cristiano-sociale); contro soltanto 6 deputati della sinistra socialdemocratica, mentre 4 parlamentari si sono astenuti. Meno netta la vittoria della coalizione su una seconda mozione relativa alla politica di sicurezza in blocco, nella quale si appoggia l'attività del governo, in particolare i colloqui di Schmidt con Reagan e con Mitterrand, e si salutano i risultati delle conferenze della Nato a Bruxelles e a Roma. Disciplinatamente (anche perché il voto è stato espresso per appello nominale) hanno votato a favore 254 parlamentari della coalizione di governo (salvo 6 che si sono astenuti), mentre l'opposizione ha raccolto 234 voti. Benché in Germania non esista la prassi dei voto di fiducia, quella di ieri è stata una autentica verifica della maggioranza. Solo cinque parlamentari della sinistra hanno motivato la loro avversione contro la -doppia decisione- della Nato, che secondo loro avvicina il pericolo di una guerra atomica nel cuore dell'Europa. Gli altri, la maggior parte degli oppositori (sovente accusati di neutralismo e di pacifismo), hanno fatto di necessità virtù e hanno votato a favore. In varie dichiarazioni hanno detto che «sol¬ tanto questo governo è in grado di contribuire alla pace- e. siccome il Cancelliere ha fatto dipendere il proprio futuro dalla politica di sicurezza e dai negoziato Est-Ovest, «non si può negargli l'appoggio-. Aggirato l'ostacolo del voto in Parlamento, i partiti di go- verno dovranno affrontare nei prossimi giorni i problemi interni derivanti dalla crisi di governo ad Amburgo e dalla sconfitta nelle elezioni di Berlino. Ieri è stata una giornata di stasi e di riflessione; l'interesse del Paese era rivolto al Parlamento, dove il Cancelliere ha potuto illustrare 1 risultati positivi delle sue visite a Washington e a Parigi. I tentativi dell'opposizione di inserire un cuneo tra il Cancelliere (la cui attività atlantica essi approvano) e i «ribelli» all'interno del partito socialdemocratico sono falliti. Come hanno dimostrato le votazioni del Parlamento. Magari digrignando i denti, quasi tutti i «pacifisti» hanno fatto blocco dietro a Helmut Schmidt. Tito Sansa

Persone citate: Helmut Schmidt, Mitterrand, Reagan, Schmidt, Schmidt-genscher