Debray, da seguace del Che all'Eliseo con Mitterrand

Debray, da seguace del Che all'Eliseo con Mitterrand Debray, da seguace del Che all'Eliseo con Mitterrand PARIGI — Régis Debray che si insedia nel palazzo dell'Eliseo è una sorpresa. Lo è soprattutto per lui. Il compagno del «Che» Guevara non pensava certo, ai tempi dell'esperienza rivoluzionaria in America Latina, di diventare un giorno il consigliere di politica estera di un presidente europeo riformatore, di nome Francois Mitterrand. Non era tra le sue aspirazioni. Non rientrava nei suoi sogni. Tra il '67 e il '70. rinchiuso nelle prigioni boliviane. dopo la tragica fine del «Che», non immaginava che dieci anni dopo si sarebbe installato tra gli stucchi dorati dell'Eliseo, salutato dalle Guardie repubblicane in alta uniforme e riverito dagli uscieri in smoking. Eppure è accaduto. La sua amicizia con il leader socialista, nata sette anni or sono, l'ha catapultato nei giorni scorsi tra gli uomini influenti del nuovo regime. Per la verità il cambiamento, nella vita del quarantenne Régis Debray, non è stato brusco: da tempo ormai egli ha abbandonato le strade della rivoluzione per percorrere quelle del riformismo. A 25 anni, uscito dall'Ecofe Norma- le con una laurea in filosofia. Debray è diventato popolare in Europa e nel Terzo Mondo con il libro Revolution dans la revolution, in cui teorizzava con intelligenza e radicalismo alcune idee sulla guerriglia. Ma. scarcerato dai militari boliviani, in seguito all'intervento di potenti amici europei, si è poi dedicato ad argomenti meno esplosivi. Tra i suoi libri più recenti, oltre a qualche romanzo, vi sono due pamphlets generosi sul potere degli intellettuali in Francia e sulla genesi della politica. Ma non ha mai dimenticato i suoi amici latino-americani. Appena esplosa la rivoluzione in Nicaragua ha attraversato l'Oceano Atlantico per vivere la nuova esperienza, questa volta come semplice giornalista. In un'intervista a La Stampa, nel marzo 1980, Debray disse: «C'è ancora una grande speranza, una speranza vissuta, una speranza popolare, una dinamica storica fuori dall'Europa. Ad esempio in Africa e in America Latina. Parlo dei continenti che conosco. Il fatto che gli intellettuali europei non si interessino a quei problemi li riguarda. Il mondo cambia. E' l'Europa che resta ferma. E'vero che la sinistra europea ha liquidato il Terzo Mondo, ma l'ha liquidato nella sua testa». Se Mitterrand l'ha voluto al suo fianco, come consigliere di politica estera, è probabilmente per animare quell'attività verso il Terzo Mondo che il nuovo regime parigino di sinistra vuole promuovere al più presto. Régis Debray

Persone citate: Debray, Francois Mitterrand, Guevara, Mitterrand

Luoghi citati: Africa, America Latina, Europa, Francia, Nicaragua, Parigi