Caso Calvi: nuovi incriminati? Il processo potrebbe slittare di Marzio Fabbri
Caso Calvi: nuovi incriminati? Il processo potrebbe slittare Caso Calvi: nuovi incriminati? Il processo potrebbe slittare Su indicazione dello stesso finanziere il giudice D'Ambrosio ha acquisito nuovo materiale Interrogato Massimo Spada - Chiesta la libertà provvisoria per Valeri Manera e Cappugi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — Subirà quasi certamente un rinvio il processo contro Roberto Calvi e gli altri esponenti della finanza arrestati mercoledì scorso per ordine del sostituto procuratore generale Gerardo D'Ambrosio in relazione ad una accusa di esportazione e mancato rientro di valuta. L'udienza, fissata inizialmente per venerdì prossimo, potrebbe slittare di qualche giorno, o anche fino all'8 giugno; dipende da quello che deciderà 11 magistrato che conduce l'Inchiesta dopo che avrà esaminato alcuni documenti sequestrati nella giornata di domenica in seguito all'interrogatorio reso da Calvi, in due giorni, nel carcere di Lodi. Che Calvi abbia parlato dando anche particolari, è apparso chiaro, al contrario di quello che è avvenuto per 1 suoi coimputati. Di che natura sia il nuovo materiale acquisito su indicazione di Calvi non è stato possibile saperlo, ma si tratta di qualcosa di importante se il sostituto procuratore generale non ha potuto né escludere né confermare il fatto che potrebbe procedere alla incriminazione di altre persone. Mentre gli avvocati di Mario Valeri Manera e di Giorgio Cappugi chiedevano per i loro assistiti la libertà provvisoria, il giudice D'Ambrosio ha interrogato ieri nel suo ufficio Massimo Spada, 76 anni, già componente del consiglio di amministrazione della «Centrale», ma ben più noto per essere stato amministratore dell'.istituto opere di religione» (Ior), la finanziaria vaticana. Di recente il finanziere era stato coinvolto nello scandalo Italcasse ed era rimasto per qualche giorno in carcere. Spada è stato trattenuto per quasi due ore e mezzo dal giudice D'Ambrosio e quando è uscito si è rifiutato di fare qualsiasi dichiarazione. Era visibilmente adirato anche se i suoi legali, Isolabella di Milano e Bacherini di Roma, hanno cercato di smentire questa impressione limitandosi a dire che il colloquio è stato molto tranquillo. Secondo quanto si è appreso Spada avrebbe riferito di essere stato messo al corrente dell'operazione ora sotto accusa da quanto veniva detto nei consigli di amministrazione ; si sarebbe trattato, secondo lui, di comunicazioni assolutamente formali dalle quali non traspariva nulla di illecito. Allontanatosi per il corridoio con i suoi legali Spada ha fatto dei visibili gesti d'Ira trattenuto dagli avvocati. Quello di Spada è stato l'ultimo degli interrogatori contenuti nel programma di lavoro degli inquirenti che per quanto riguarda l'ottantasettenne Carlo Alessandro Canesi, all'epoca dei fatti presidente della «Centrale», in gravi condizioni di salute, faranno riferimento agli interrogatori già compiuti dal sostituto procuratore Luca Mucci quando l'inchiesta non era ancora stata avocata dalla procura generale. Nessuno degli imputati, contrariamente a quanto i giudici avevano preannunciato ai difensori, sarà riascoltato. Mancano all'appello i due imputati latitanti perché al momento dell'emissione dell'ordine di cattura si trovavano all'estero. Si tratta del cittadino svizzero Carlo Castelberg e del finanziere torinese Giuseppe Zanon di Valgiurata. Zani, a era uno dei maggiori azionisti della Toro Assicurazioni prima che i pacchetti cominciassero ad essere acquistati dalla «Centrale» e avrebbe venduto attraverso una propria fiduciaria svizzera, la •Giza Anstalt» di Triesen, 644.500 azioni alla «Centrale» nel 1973. Uno degli elementi d'accusa a carico degli imputati, per provare che vi fu esportazione di valuta, è il fatto che subito dopo la vendita, Zanon, presidente del consiglio d'amministrazione della «Toro», entrò a far parte del consiglio della «Centrale» e del comitato esecutivo senza essere apparentemente proprietario di una sola azione. Marzio Fabbri
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- 24 novembre 1986
- La Juventus decide stamane la formazione per Padova
- Arrestato al ''neurodeliri,, di Genova
- Come disfarsi delle scorie nucleari?
- Studenti a lezione in una villa barocca
- Bologna ed Anderlecht di fronte a Barcellona
- LA STAMPA
- Storica riforma del diritto di famiglia Diventa assoluta la parità tra i coniugi
- A Trino e a Caorso ora si smantella
- E' calato ieri il sipario sulla massima rassegna internazionale del oiolismo
- 24 novembre 1986
- I'industriale insidiava i ragazzini: arrestato
- La Juventus decide stamane la formazione per Padova
- TV
- Forse un maniaco che si aggira nella brughiera ha uccisa e bruciata la studentessa di Trecate
- Arrestato al ''neurodeliri,, di Genova
- L'Italia Ú un paese moderno Vince il il divorzio resta
- Come disfarsi delle scorie nucleari?
- Studenti a lezione in una villa barocca
- La Argerich, Beroff e un travolgente Liszt
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Uccisa con ventidue coltellate
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Grace Kelly ha pagalo
- Tragica morte di Belinda Lee in un incidente d'auto in California
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy