Olanda, decidono il voto euromissili e inflazione di Renato Proni

Olanda, decidono il voto euromissili e inflazione Oggi alle urne 9 milioni di elettori per rinnovare la Camera Olanda, decidono il voto euromissili e inflazione I sondaggi prevedono un calo della democrazia cristiana, del partito socialista e di quello liberale - Probabile una coalizione dc-ps DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE L'AIA — La commozione e le lacrime del leader liberale Hans Wìegel di fronte a dieci milioni di telespettatori simboleggiano il dilemma degli elettori olandesi che oggi votano per rinnovare i 150 seggi della Camera dei deputati. La scelta è questa: ridurre le spese sociali e diminuire il valore reale dei salari, oppure arrivare a 500 mila disoccupati, far salire ancora il tasso di inflazione (7 per cento) e peggiorare lo stato dell'economia. Durante la campagna elettorale, nel corso del programma televisivo .Fuoco di domande*, un uomo ha posto un quesito insolito al capo del partito liberale Wiegel: «Sono vedovo, con due figli che riesco ad allevare solo grazie all'aiuto di un'assistente sociale retribuita dallo Stato. Il partito liberale si ripromette di tagliare questi sussidi. Mi dica, come farò ad allevare i miei figli?». La telecamera ha inquadrato il volto di Wiegel, che ha mormorato: «Perché ha fatto questa domanda proprio a me?». Subito dopo, il leader liberale ha fatto una smorfia ed è scoppiato in lacrime. Il capo socialista Den Uyl e il capo del partito .democrazia 66», Terlouw, che pure partecipavano al programma, lo hanno abbracciato per confortarlo. Il video si è oscurato e il programma è finito con questa drammatica inquadratura. Wiegel ha perso la moglie in un incidente stradale cinque mesi fa ed è rimasto con due figli piccoli. Questo è stato forse l'unico episodio saliente di una campagna elettorale che, secondo i maggiori quotidiani, ha emanato «odore di palude» per i suoi toni sgradevoli e fiacchi. I singhiozzi del capo liberale sono, tuttavia, il riconoscimento che anche l'Olanda deve rivedere le sue priorità economiche e sociali per sopravvivere. I democristiani del primo ministro Andries van Agt, come i tecnocrati di .democrazia 66» capeggiati da Jan Terlouw, sono d'accordo con i liberali: si devono ridurre i salari, imponendo sacrifici a tutte le fasce sociali. I sindacati hanno già accettato un taglio di due punti deciso dal governo sull'aumento della scala mobile semestrale. Gli stessi socialisti di Joop Den Uyl vogliono salvare dalla riduzione dei salari in termini reali soltanto i ceti meno favoriti, ma pensano di ridurre dell'I per cento i redditi della fascia media e del 3,5 per cento quelli superiori ai 45 milioni di lire. In politica estera, il tema dominante della campagna elettorale è stato il progetto della Nato di installare 48 missili atomici Cruise capaci di colpire l'Urss dal territorio olandese. .Democrazia 66», i socialisti e i partiti minori di sinistra, compreso quello comunista che ha solo 2 seggi, si sono impegnati a respingere la decisione della Nato. I liberali sono favorevoli, ma la de è divisa e se sarà al governo probabilmente rinvierà la scelta, prevista per la fine del- l'anno, di altri24 mesi. L'Alleama Atlantica non è in discussione, tuttavia il probabile rifiuto dei missili da parte del prossimo governo dell'Aia avrà effetti negativi sul Belgio, che pure deve decidere se ospitare sul suo territorio 48 Cruise, e sui settori antinucleari e pacifisti della Germania Federale. Del resto, secondo i sondaggi di opinione, due olandesi su tre sono contrari agli euromissili e il partito socialista pacifista dovrebbe ottenere cinque seggi (attualmente ne ha uno solo) grazie alla sua ferma posizione su questo problema. Oggi è prevista un'affluenza alle urne del 75 per cento dei nove milioni dì elettori. Le previsioni dell'ultima ora indicano un calo del partito de¬ mocristiano (da 49 a 44 seggi), del partito socialista (da 53 a 44 seggi), del partito liberale (da 28 a 27 seggi), e un forte guadagno di .democrazia 66» (da 8 a 15 seggi). La costituzione del nuovo governo sarà in ogni modo difficile, anche perché Den Uyl e Van Agt si osteggiano sul piano personale oltre che su quello politico. La de dovrebbe restare il perno di una coalizione ma forse non riuscirà ad avere la maggioranza assoluta alla Camera con i liberali, assieme ai quali ha governato per tre anni e* mezzo. In questo caso, Den Uyl e Van Agt sarebbero condannati a governare assieme e il primo ministro diventerebbe l'esponente del partito di maggiorama relativa. Renato Proni

Persone citate: Agt, Andries, Cruise, Den Uyl, Hans Wìegel, Van Agt

Luoghi citati: Belgio, Germania Federale, L'aia, Olanda, Urss