Le nuove tecnologie discusse a Madrid da editori giornali

Le nuove tecnologie discusse a Madrid da editori giornali Intervento del presidente Fieg Giovannini Le nuove tecnologie discusse a Madrid da editori giornali MADRID — Il 34° congresso della Federazione internazionale editori di giornali (Fiej), svoltosi a Madrid, con la partecipazione di 400 delegati di 23 Paesi, ha concluso ieri i suol lavori riprendendo il tema iniziale della difesa della libertà di stampa, sia nei casi di evidente pericolo, sia nei casi in cui essa è esposta a rischi meno appariscenti ma altrettanto nefasti. Nella solenne seduta inaugurale, alla presenza dei sovrani di Spagna, si erano voluti ricordare i giornalisti vittime del terrorismo. Accanto allo spagnolo José Javier Uranga, direttore del «Diario de Navarra», ferito l'anno scorso dall'Età e rimasto vari mesi tra la vita e la morte, erano stati ricordati Carlo Casalegno de «La Stampa» e Walter Tobagi del «Corriere della Sera», assassinati dalle Brigate rosse. Nella relazione conclusiva del congresso, il vicepresidente della Fiej e presidente deliaFederazione italiana editori di giornali (Fieg), Giovanni Giovannini, ha trattato il complesso rapporto che deve intercorrere tra stampa e pubblico potere, rapporto che deve essere di assoluta libertà regolato da norme chiare e precise. «Di questo tipo — ha detto Giovannini — appare la nuova legge italiana sull'editoria di cui si spera l'approvazione definitiva entro il mese prossimo». Tema dominante del congresso è stato quello degli interrogativi che pone l'avvento dei «nuovi media» (teletest e videotest, satelliti e banche di dati, in sintesi il complesso di mezzi che consentiranno di ricevere e chiedere informazioni attraverso il proprio televisore) e il futuro della stampa scritta. Tra i consensi unanimi dell'assemblea, Giovannini ha cosi concluso: -Lasciare campo libero allo Stato nel controllo di un mercato potenzialmente così vasto è pericoloso in termini economici e politici. Sul piano economico, perché non partecipare alla gestione dei "neu> media" può significare per gli editori l'emarginazione dal mercato dell'informazione. Sul piano politico, perché un governo che detenesse il monopolio del settore potrebbe essere fortemente tentato di comportarsi come l'ormai famoso "grande fratello"di Orwell».

Persone citate: Carlo Casalegno, Giovanni Giovannini, Giovannini, José Javier Uranga, Orwell, Walter Tobagi

Luoghi citati: Madrid, Spagna