Morto per le botte «matto» di Collegno?

Morto per le botte «matto» di Collegno? La Procura apre un'inchiesta Morto per le botte «matto» di Collegno? Inviata comunicazione giudiziaria per omicidio colposo a un infermiere dell'ospedale ce llllllAd un infermiere dellex ospedale psichiatrico di Collegno. Alessandro Durbiano, 48 anni, abitante a Gravere di Susa. via Europa 36. è stato consegnato ieri un avviso di procedimento penale per omicidio colposo emesso dal sostituto procuratore della Repubblica, dott. Marabotto. Il reato sarebbe stato commesso ai danni di un ricoverato del reparto 4 dell'ospedale, Costantino Rinaldi, nato nel 1914 a Copparo (Ferrara) e morto il 26 aprile scorso alle Molinette. L'intervento della magistratura è stato provocato dal rapporto di uno dei primari di Collegno il dott. Luigi Tavolacini. Nella serata del 9 aprile, mentre il Durbiano era di turno, il Rinaldi ha accusato gravi dolori al torace, ma solo il giorno dopo è stato trasportato all'ospedale di Torino, dove è giunto con alcune infrazioni costali e difficoltà di respiro. I fatti pongono alcuni interrogativi. Come si è fratturato le costole il Rinaldi? Perché il ferito non è stato subito soccorso e l'episodio denunciato? Come mai il posto di polizia delle Molinette non è stato informato che un ammalato era morto, quindici giorni dopo il suo ricovero, per fratture costali di origine sconosciuta? In quello che fu uno dei più grandi manicomi d'Italia corrono tante voci. Qualcuno dice che a fracassare le ossa al ricoverato sia stato un compagno, altri affermano che è caduto per le scale, qualcuno insinua addirittura che possa essere stato un infermiere a provocargli le lesioni. A queste e altre domande o illazioni darà risposta la magistratura. Quello che è certo è che a Collegno non è la prima volta che un ammalato muore per le botte ricevute. In questo periodo in cui — in attesa che la riforma sanitaria e manicomiale gli trovi una collocazione diversa — il numero del personale sanitario di vigilanza è almeno pari a quello dei degenti. it La polizia ha trovato su una «A 112» 180 grammi di hashish e ha arrestato i due giovani che erano a bordo : Fulvio Manfredini, 24 anni, via Ormea 17/bis e Reginaldo Rossetto 20 anni, via Lessona 61. Anche Adriano Orrù, 24 anni, corso Taranto 70 è finito in carcere perché trovato con 65 grammi di hashish.

Persone citate: Adriano Orrù, Alessandro Durbiano, Durbiano, Fulvio Manfredini, Luigi Tavolacini, Marabotto, Reginaldo Rossetto, Rinaldi

Luoghi citati: Collegno, Copparo, Ferrara, Gravere, Italia, Susa