Calvi interrogato in carcere a Lodi

Calvi interrogato in carcere a Lodi Il banchiere accusato di frode valutaria Calvi interrogato in carcere a Lodi MILANO — Il sostituto procuratore generale D'Ambrosio s'è recato nel carcere di Lodi per Interrogare Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano e amministratore delegato della Centrale. Nello stesso carcere è giunto anche il giudice Urbisci per ascoltare Antonio Tonello, attuale presidente della Ras. Prima degli importanti interrogatori di ieri, gli inquirenti avevano già sentito gli altri cinque finanzieri finiti in carcere nei giorni scorsi per una complicata faccenda di esportazione di rapita» I colloqui con Calvi e Tonello sono stati abbastanza rapidi, tuttavia c'è il massimo riserbo sul contenuto degli interrogatori. Comunque per il processo fissato per venerdì prossimo già si profila la difesa che sosterranno gli avvocati del finanziere milanese. Roberto Calvi, afferma che le società anonime svizzere e panamensi che erano in possesso dei titoli Toro (in seguito venduti alla Centrale a prezzi maggiori rispetto a quelli di mercato) non erano affatto fiduciarie della Centrale. E dovrebbe presentare una dichiarazione in que=fo senso fatta dalla Banca del Gottardo di Lugano alle autorità svizzere. La banca (di cui Canesi era vicepresidente e Calvi membro della delegazione del Consiglio) tra l'altro avrebbe spiegato alle autorità federali di non poter rivelare chi stava dietro le anonime fantasma ma garantirebbe che non si trattava di Calvi. Frattanto, al «Corriere della Sera», il direttore Franco Di Bella ha convocato una riunione dei suoi giornalisti per «un chiarimento e un'autocritica» sulla sua 'presunta e non accertata presenza» nella loggia P2 di Lido Celli. (Servizi a pag. 5)

Persone citate: Antonio Tonello, Canesi, D'ambrosio, Franco Di Bella, Lido Celli, Roberto Calvi, Tonello, Urbisci

Luoghi citati: Lodi, Lugano, Milano