Pioggia di milioni su Lipari per salvare il centro antico

Pioggia di milioni su Lipari per salvare il centro antico Sarà valorizzato l'immenso patrimonio archeologico Pioggia di milioni su Lipari per salvare il centro antico ISOLA DI LIPARI — Sarà interamente ristrutturata la zona antica di Lipari che. estesa 37 chilometri quadrati, oltre ad essere la maggiore delle sette isole Eolie nel basso Tirreno, davanti alla costa settentrionale siciliana, è centro turistico di fama mondiale. Si sta ponendo mano ad un grande progetto degli architetti romani Ceschi e Tonca che prevede la spesa di quattro miliardi e mezzo. Per cominciare i lavori la Regione ha stanziato un miliardo e 150 milioni. «Ormai non c'è molto da attendere per la sistemazione di questo favoloso angolo», ha detto Luciano Ordile. assessore regionale ai beni culturali ed alla pubblica istruzione. La zona prescelta è un po' il cuore dell'antichissima civiltà eoliana, che affonda le radici nella preistoria e che via via, nei secoli più vicini, ma già molto prima di Cristo, era diventata assai importante anche per la posizione strategica del meraviglioso arcipelago vulcanico. »Il progetto — afferma Ordile — servirà a mettere a fuoco l'immenso patrimonio archeologico e marino delle Eolie. Attraverso la legge regionale 116 del 1980 abbiamo già classificato il museo di Lipari come museo regionale specializzato nel settore dell'archeologia marina. Ora contiamo di dare un senso ed un'anima a tutto questo». Ordile ha anche annunciato la creazione di un centro internazionale di studi e congressi «da utilizzare come struttura culturale prevalentemente per tutto ciò che è rivolto a valorizzare l'archeologia sottomarina». Il mare pescoso e incontaminato delle Eolie riserva ancora molte sorprese perché nasconde un incalcolabile numero di navi e un'immensa quantità di reperti affondati per le tempeste, le battaglie, le scorrerie dei pirati i quali in ogni tempo — fino al Settecento — infestarono il basso Tirreno. Utilizzando i finanziamenti regionali, i tecnici prevedono, in particolare, di valorizzare il castello costruito nel XVI secolo. Nel centro storico liparese, l'uno accanto all'altro si susseguono autentici tesori d'arte: la cattedrale normanna ricostruita nel 1654, la chiesa bizantina dell'Addolorata, la torre greca e gli archi dell'ingresso medievale con le sue preziose volte a ogiva. Accostata a questo ricco insieme, sulla cima d'una collina a strapiombo sul mare, è l'acropoli che nel Medioevo fu circondata da grandi bastioni in roccia lavica nera e vicino i templi di Eolo e di Efesto. Epicentro di questa invidiabile zona antica, è il museo archeologico e marino del quale sono presidente Luigi Bernabò Brea e direttrice Madeleine Cavalier. «Siamo molto soddisfatti del progetto», spiega Bernabò Brea. Gli fa eco l'ing. Giuseppe Rodriguez, presidente dell'azienda turismo delle isole Eolie: «E' il primo consapevole tentativo organico per valorizzare e rendere vitale un patrimonio storico e artistico di immenso valore». Antonio Ruvida

Persone citate: Antonio Ruvida, Bernabò Brea, Giuseppe Rodriguez, Luciano Ordile, Luigi Bernabò, Madeleine Cavalier

Luoghi citati: Lipari