Integrativo Fiat al primo round Flm chiede 47 mila lire in più

Integrativo Fiat al primo round Flm chiede 47 mila lire in più La piattaforma contrattuale interessa i 200 mila dipendenti del gruppo Integrativo Fiat al primo round Flm chiede 47 mila lire in più TORINO — Fiat e Federazione lavoratori metalmeccanici (Firn) cominciano oggi all'Unione Industriale di Torino la trattativa per il contratto integrativo dei 200 mila dipendenti del Gruppo. Nella «piattaforma» presentata all'azienda il sindacato chiede un aumento medio di 47 mila lire al mese (che dovrebbe servire per la creazione di un «terzo elemento» e per l'aumento della quattordicesima mensilità); sollecita la modifica dell'organizzazione del lavoro (senza però irrigidirsi sul modello adottato all'Alfa Romeo) ed intende compiere, con l'azienda, un esame complessivo delle prospettive produttive. La prima «piattaforma» per l'integrativo alla Fiat venne presentata nella primavera dell'anno scorso ma poi venne travolta dagli - avvenimenti successivi, culminati con la «vertenza dei 35 giorni» e l'accordo di ottobre sulla Cassa integrazione. Successivamente i sindacati effettuarono una «revisione della piattaforma» per renderla più snella e adeguarla alle mutate condizioni derivanti dalla crisi dell'auto. Il nuovo testo è stato approvato dal Coordinamento Fiat nella penultima settimana di aprile. Rispetto a quella data il quadro di riferimento aziendale è però ulteriormente cambiato, nel senso che la Fiat ha an¬ nunciato altra Cassa integrazione per 60 mila dipendenti del Gruppo Auto (una settimana a giugno ed una a luglio). C'è quindi la possibilità che l'avvio della trattativa di oggi tra le due delegazioni riguardi le prospettive produttive dell'azienda ed i piani per uscire dalla crisi. Inoltre, poiché non è ipotizzabile una conclusione nel giro di qualche settimana, sembra ormai inevitabile che il negoziato per il «contratto integrativo» si intrecci con la verifica che le parti dovranno effettuare entro giugno sull'a accordo di Roma». Tra l'altro nella «verifica» si dovrebbero definire le liste dei lavoratori dell'auto che l'azienda intende collocare in «mobilità esterna» per due anni, però la legge per l'applicazione della «mobilità esterna» non c'è ancora. Non è nemmeno operante il «pia710 auto» che dovrebbe favorire il rilancio del settore. Per quanto riguarda il «contratto integrativo» è escluso — per decisione dei sindacalisti — che si parli di riduzione dell'orario di lavoro: nel Coordinamento Fiat delle scorse settimane è. infatti, prevalsa la tesi (della Cgil e della Uil) di affrontare il tema in sede nazionale, tra Firn e Federmeccanica (si tratta delle 40 ore in meno all'anno che dovrebbero scattare dal 1" luglio ma che la Federmeccanica ha già definito «non applicabili» perché non si sono verificate, a suo giudizio, le condizioni previste dal contratto nazionale per l'incremento della produttività). In riferimento alla parte salariale della «piattaforma» i sindacalisti hanno esplicitamente escluso ogni collegamento tra i miglioramenti economici e la produttività. Sarà questo un ulteriore ostacelo nella trattativa che si preannuncia molto complessa. Sergio Devecchi TRIESTE — Marcello Modiano è stato riconfermato, a Parigi, presidente della Federazione internazionale delle piccole e medie industrie (Fipmi), che rappresenta circa 3 milioni e mezzo di imprese Modiano, deputato al Parlamento europeo e presidente della Camera di commercio di Trieste, è stato il primo italiano (nel 1978) a ricoprire questo incarico al vertice della Fipmi.

Persone citate: Marcello Modiano, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Parigi, Roma, Torino, Trieste