Torino: la colonna bierre divisa in brigate o fronti di Claudio Cerasuolo

Torino: la colonna bierre divisa in brigate o fronti L'arringa al processo dell'Avvocato dello Stato Torino: la colonna bierre divisa in brigate o fronti TORINO — Ottava udienza al processo che si celebra alle Vallette contro i 73 appartenenti alla colonna torinese delle Br. dopo la settimana di pausa dovuta alle votazioni per i referendum. Affollato più che mai il settore per il pubblico (parenti, familiari dei detenuti, ma anche molti giovani evidentemente interessati ai processi politici). Nell'aula A l'atmosfera è tranquilla. I detenuti presenti (una quarantina) hanno perso un motivo per lamentarsi: sono stati eliminati i vetri antiproiettile tra le gabbie n. 3. 4, 5 ed ora gli imputati possono colloquiare liberamente durante l'udienza alla quale non prestano la minima attenzione. Giovanni Bestente. parte civile per l'Avvocatura dello Stato, ha parlato per più di 4 ore: un'arringa dura e in certi punti carica di giudizi molto negativi sugli appartenenti alla colonna torinese delle Br. «Dal primo processo del 78, in cui furono giudicati i capi storici delle Br, è passata tanta storia. La coscienza di tutti è maturata su problemi concreti e drammatici, lungo strade lontane dalle astratte e atroci semplificazioni dei terroristi, ha esordito Bestente. dalla loro irrazionale cecità di fronte alla realtà, dalla loro fanatica predicazione di violenza, dalla loro squallida ideologia di morte. E'per questo che danno l'impressione di fantasmi di un passato, ancor oggi minaccioso. Il mondo dei terroristi, sembra, pur nella sua perdurante pericolosità, tanto remoto dal nostro. Il loro è un destino di solitudine, di cui è possibile avvertire un'eco anche nei comunicati letti in aula: la solitudine è il segno della loro sconfitta storica, morale e politica e non soltanto .militare» come vorrebbero illudersi fosse». In quattro ore Bestente ha tracciato un vasto affresco dell'organizzazione, soffermandosi sugli elementi costitutivi della banda armata: la struttura articolata in brigate di fabbrica (Fiat, Presse, Rivalta, Lancia); brigata della Triplice (schedature su polizia. carabinieri, forze politiche e magistratura): la colonna, guidata a Torino prima da Raffaele Fiore, poi da Patrizio Peci: i fronti, logistico e di massa: la direzione strategica e il comitato esecutivo. Una vera e propria società segreta, articolata in comparti, assoggettata al vincolo della clandestinità, con complici regolari (a tempo pieno) e irregolari (che mantenevano un lavoro, una facciata legale). «Per tutti e 73 gli imputati le accuse provengono dalle confessioni di Patrizio Peci, ma non soltanto da quelle: molti sono stati catturati con le armi in pugno o in «covi» rigurgitanti di pistole ed esplosivo, altri hanno poi confessato», ha detto Bestente, che è poi passato ad esaminare le singole responsabilità affrontando per prima una delle posizioni processuali più «difficili», quella dell'avvocato detenuto Sergio Spazzali. Spazzali è accusato da Peci sulla base di confidenze fattegli da Riccardo Dura, morto poi nel conflitto a fuoco con i carabinieri in via Fracchia, il 28 marzo del 1980. «Roberto (nome di battaglia di Riccardo Dura) mi disse che Azzolini (altro brigatista catturato, che non è processato alle Vallette) subito dopo la cattura aveva confidato all'avvocato Spazzali l'indirizzo dei covi perché fossero cambiate le chiavi». Altro elemento d'accusa, una lettera espresso trovata nel corso della perquisizione dello studio di Spazzali, con dentro una foto dell'industriale tedesco Schleyer. rapito e assassinato dai terroristi tedeschi. Secondo Peci, Arnaldi (l'altro legale arrestato come sospetto brigatista e morto suicida) nella zona di Genova e Spazzali nella zona di Milano tenevano i contatti tra le Br clandestine e i catturati: «Se Peci è attendibile — ha concluso Bestente —. Spazzali è colpevole con funzioni di organizzatore della banda armata Br». Oggi Bestente conclude la sua arringa, esaminando le posizioni di tutti gli altri imputati. Claudio Cerasuolo

Luoghi citati: Genova, Milano, Rivalta, Torino