Il sen. Cervone al processo Viglione-Frezza

Il sen. Cervone al processo Viglione-Frezza Il sen. Cervone al processo Viglione-Frezza ROMA — Il senatore democristiano Vittorio Cervone è stato interrogato come testimone alla ripresa del processo in tribunale contro il giornalista di Radio Montecarlo Ernesto Viglione ed il suo amico Pasquale Frezza, accusati di truffa ai danni dello Stato e calunnia per le false rivelazioni sul sequestro di Aldo Moro, che avrebbero tentato di vendere a uomini politici della de e ai carabinieri. Il sen. Cervone, che ebbe un incontro con il falso brigatista Frezza, ha confermato ai giudici che fu Viglione a presentargli l'uomo come un «brigatista pentito», mostrandosi convinto di quello che egli poteva dire ed aggiungendo anzi di aver consegnato personalmente del denaro, circa due milioni di lire, a Frezza per ottenere qualche rivelazione sul rapimento. .Non potevo nutrire eccessivi dubbi — ha aggiunto il sen. Cervone — Anche perché Viglione mi era stato indicato come una persona attendibile e degna di fede da due autorevoli colleghi, l'on. Piccoli ed il sen. Scalfaro». Il testimone ha precisato poi che seppure molte delle notizie fornite da Frezza sembrassero sconvolgenti e assurde (come quelle sulla partecipazione di carabinieri alla strage di via Fani o la complicità nel fatto di un alto prelato del Vaticano) .qualcosa poteva avere una sua credibilità». Come ad esempio l'indicazione della zona dove sarebbe stato tenuto prigioniero l'on. Moro.

Luoghi citati: Montecarlo, Roma