I 7 arrestati implicati nelle operazioni della «Centrale»

I 7 arrestati implicati nelle operazioni della «Centrale» I 7 arrestati implicati nelle operazioni della «Centrale» CALVI Roberto Calvi, 60 anni, cavaliere del lavoro, attuale presidente del Banco Ambrosiano e della Centrale, vicepresidente della Toro Assicurazioni e consigliere di amministrazione della Interbanca, cominciò la sua carriera come impiegato proprio all'Ambrosiano nel 1947. Nel 1971, quando la Centrale venne acquistata dalla Hambros Bank (in società con Michele Sindona), Calvi, già uno dei massimi dirigenti del Banco Ambrosiano, entrò nel consiglio di amministrazione della Centrale. L'ultima sua operazione, in ordine di tempo, era stato l'acquisto del 40% del gruppo Rizzoli. Una operazione che ha sollevato numerose polemiche anche perché il nome- del finanziere figurava nell'elenco della -Loggia P2» di Gelli. VALERI MANERA Mario Valeri Manera, nato a Genova il 15 giugno 1921, si è laureato in legge nel capoluogo ligure. E' stato per anni presidente degli industriali veneti. Ha ricoperto e ricopre numerosi incarichi: tra questi è presidente della Vetrocoke Cokapuania, vicepresidente della Banca Cattolica del VeneE&T presidente dell'Italindustrie. Valeri Manera è consigliere di amministrazione di numerosi enti e banche: Cigahotel, Banco San Marco, La Centrale, Mediocredito delle Venezie, Montefibre, Finanziaria milanese, Italf ortune. TONELLO Antonio Tonello è il presidente della Toro Assicurazioni; è però anche al vertice del Credito Varesino. Tra le altre cariche di Tonello figurano anche quelle di consigliere dell'Assobancaria, di consigliere della Cofina e della Lepetit. BONOMI Carlo Bonomi, il quarantenne figlio di Anna Bonomi Bolchini, la signora della finanza italiana, sino a qualche anno fa era più noto forse come sportivo che come banchiere e finanziere. Appassionato di motoscafi ha vinto nel 1973 e nel 1974 il titolo mondiale nelle gare di motonautica di altura, uno sport che qualche tempo dopo gli costò un gravissimo incidente in cui per poco non perse la vita. Un incidente che lo convinse comunque nel 1975 ad abbandonare definitivamente gli sport rischiosi (automobilismo, pesca subacquea) per dedicarsi più da vicino agli affari della famiglia In quattro anni è diventato uno degli esponenti di spicco del mondo finanziario milanese in coincidenza con l'acquisto della Fingest. CIGLIANA Giorgio Cigliana ha lavorato a lungo nel campo finanziario: è stato al Monte dei Paschi di Siena e ad un certo punto si fece il suo nome come candidato alla successione di Paolo Pagliazzi come provveditore (cioè direttore generale) dell'istituto. Dopo aver lasciato il Monte, nel 1975 Giorgio Cigliana è diventato direttore generale della Invest, la finanziaria del gruppo Bonomi-Bolchini, vicepresidente della Saffa e dell'Immobiliare Agrìcola Vittoria. Cigliana è anche consigliere dell'Assobancaria. CAPPUGI L'avvocato Giorgio Cappugi, arrestato nella sua qualità di direttore generale della Centrale, risulta amministratore delegato della Sparfin e consigliere della Cofina e della Banca Passadore, tutte società del gruppo Calvi. MINCIARONI Aladino Minciaroni è uno dei più noti costruttori romani. Da tempo aveva però abbandonato l'attività edilizia dedicandosi a quella finanziaria. E' membro del consiglio d'amministrazione sia della Centrale sia del Banco Ambrosiano.

Luoghi citati: Genova, Siena