Al «Corriere» molta cautela la fusione diventa incerta

Al «Corriere» molta cautela la fusione diventa incerta Il 29 assemblea per raccordo Centrale-Rizzoli Al «Corriere» molta cautela la fusione diventa incerta MILANO — In via Solferino, il direttore del Corriere della Sera, Franco Di Bella, allarga le braccia : « Siamo sereni», afferma. Lorenzo Jorio, responsabile della divisione quotidiani, dice: »Il giornale non c'entra, sono faccende che non ci riguardano». Dalle porte spalancate degli uffici, la voce di uno speaker televisivo arriva nel corridoio annunciando l'arresto di Roberto Calvi, Antonio Tonello, Mario Valeri Manera, rispettivamente presidente e consiglieri di amministrazione della «Centrale Finanziaria Generale», la quale ha appena acquistato il 40 per cento del Gruppo Rizzoli, in vista della fusione con l'editoriale «Corriere della Sera». Gaspare Barbiellini Amidei, vicedirettore, si alza e chiude la porta. Cade nel vuoto la richiesta di un commento da parte di Bruno Tassan-Din e di Angelo Rizzoli: in segreteria, la risposta è: «Per oggi non è proprio possibile*. La «voce» dell'operazione coordinata dal dott. Gerardo D'Ambrosio, si è sparsa in redazione nelle prime ore della mattinata; comitato di redazione e rappresentanti sindacali si sono subito riuniti, e poco dopo è giunta la conferma ufficiale degli ordini di cattura. Fino alla sera, riunioni, commenti e scambi d'opinione sono proseguiti paralleli allo svolgersi del lavoro. L'assemblea del 29 maggio che dovrà decidere sulla ratifica della ricapitalizzazione, è stata confermata: l'o¬ perazione però sarà approvata solo se .ognuna delle questioni di cui s'è parlato, risulterà chiara, trasparente e sicura». Anche il Consiglio di fabbrica è sulle medesime posizioni; afferma un rappresentante dei dipendenti: «La continuità del Corriere passa attraverso tutti coloro che vi lavorano: sono loro a garantirla, indipendentemente dai vari passaggi di proprietà». A questo punto, agitazioni e scioperi sono probabili, e non è neppure escluso che i rappresentanti sindacali decidano di chiedere alla magistratura la nullità dell'eventuale passaggio di proprietà. Intanto, avant'ieri, c'è stato un incontro con Bruno Visentini: è possibile che il ruolo di garante, non ancora accettato formalmente, venga modificato dagli sviluppi giudiziari che. uniti ad eventuali complicazioni sindacali, potrebbero indurlo ad un disimpegno dall'intera ope¬ razione. o. r.

Persone citate: Angelo Rizzoli, Antonio Tonello, Bruno Tassan-din, Bruno Visentini, Franco Di Bella, Gaspare Barbiellini Amidei, Gerardo D'ambrosio, Lorenzo Jorio, Mario Valeri Manera, Roberto Calvi