Tre grandi appuntamenti con i littori

Tre grandi appuntamenti con i littori «SALVIAMO LA NATURA» - «AIUTO AL SUD» - «STRAFORINO» Tre grandi appuntamenti con i littori A Parco Ruffini venerdì, ore 14 A Carmagnola stamane alle 10 Piazza S. Carlo per domenica 31 Appuntamento venerdì alle 14 al Palasport del parco Ruffini per la festa di chiusura dell'inieiativa «Salviamo la natura». Sono invitati gli studenti, gli insegnanti e i presidi delle scuole che hanno partecipato al concorso. Si assisterà a uno spettacolo di «Holiday on ice», la famosa rivista americana sul ghiaccio, e nell'intervallo ci sarà la premiazione e la consegna dei diplomi ai partecipanti. Questo di Torino è il primo incontro tra i ragazzi che per mesi hanno lavorato tutti assieme — anche se in diverse città e paesi d'Italia —, per rispondere all'invito de «La Stampa» e del «WWP». «Salviamo la natura»: ognuna delle 2981 classi che ci hanno inviato i risultati delle loro ricerche ha individuato un «pezzo di natura» da soccorrere e ne ha scritto con entusiasmo, perché altri, leggendo, imparassero ad amarlo. Questo era infatti l'appello che Fulco Pratesi, presidente del «WWF», aveva rivolto all'inizio della campagna, promossa proprio per diffondere nei più giovani l'interesse e il rispetto per la natura che li circonda. La commissione giudicatrice — presieduta dal direttore de «La Stampa» Giorgio Fattori con la consulenza di Fulco Pratesi e la collaborazione degli esperti del «WWF» — ha selezionato migliaia di lavori (osservazioni, relazioni poesie, favole, disegni, dipinti, collages, manifesti, oggetti dipinti) per trarne alcuni da segnalare in modo particolare. Non è stata una scelta facile perché l'impegno è stato grandissimo da parte di tutti i soci del -Riccio Club», il sodalizio dei ragazzi che amano la natura. Allo studio molti hanno anche accompagnato il lavoro manuale, adoperandosi per ripulire giardinetti, cortili, aiuole, sentieri, argini di torrenti o per aiutare animali in difficoltà. C'è anche chi, purtroppo, è uscito fuori dal tema, che era molto precìso. Si trattava infatti di collaborare a salvare un piccolo pezzo di natura facendo si che altri partecipassero a questa specie di dialogo a distanza, con il giornale per intermediario. Alcune classi invece, sia pure con gran cura, hanno parlato genericamente dei problemi ecologici che ci affliggono, l'inquinamento, il disboscamento, i fumi delle città e via dicendo. Per questi -ricci fuori strada» ci sarà però la soddisfazione di aver comunque contribuito alla redazione della -Guida verde- che uscirà per il nuovo anno scolastico raccogliendo suggerimenti e denunce di tutti i ragazzi che hanno dimostrato di amare la natura. Ed è già pronta una grande mostra -itinerante- di 400 pezzi che raccoglie i disegni più suggestivi. Un tripudio di colori sulle ali della fantasia. In questa atmosfera di amicizia tra chi ha lavorato volentieri insieme, nel desiderio di riscoprire un mondo più vero, i ragazzi del concorso si ritroveranno venerdì: tutti quelli che potranno venire. Cercheremo poi di fare in modo che altri incontri seguano per le classi delle altre parti d'Italia. Le scuole che hanno partecipato alla campagna riceveranno un grande attestato dipinto da Pratesi, un diploma di partecipazione riceveranno anche tutti gli studenti che hanno lavorato per il concorso. Le scuole dove vi saranno classi premiate avranno una targa di merito mentre premi speciali saranno assegnati alle classi che si saranno distinte per elaborati di particolare impegno. Inoltre a tutti i ragazzi distribuiremo adesivi speciali e magliette (su cui l'adesivo potrà essere applicato) che prolunghino nell'estate il ricordo di questa ideale -scampagnata- alla ricerca dei valori dimenticati. Arrivederci dunque venerdì al Palazzetto dello Sport, al fondo di corso Rosselli. Le classi che contano di essere presenti si prenotino, se possibile a Torino, a La Stampa, ai numeri OH 6568.322 o 6568.319. Dalla Basilicata, un'lmmaglne-simbolo del dopo terremoto. Sullo sfondo delle macerie di Balvano, tra I cespugli di un picco roccioso. Il pastorello sedicenne Alessandro Turturlello pascola un manipolo di capre sopravvissute al disastro. E' l'immagine della vita che continua, difficile e faticosa, in una cornice ancora Incombente di dolore e rovine. Quarto di otto fratelli e orfano di padre, Alessandro ha visto II gregge di famiglia decimato in un attimo, la notte del terremoto, quando undici tra pecore e capre morirono uccise dal crollo della grotta-ovile in contrada Calvario. Un furto del destino a chi già aveva poco: ma tra qualche giorno anche questo ragazzo, come centinaia di altri contadini-allevatori della Basilicata, riceverà dal Piemonte un aluto per continuare a sperare. Oggi, a Carmagnola, l'associazione regionale allevatori del Piemonte consegna al Comitato La Stampa-Specchio del tempi centinaia di capi di bestiame (mucche pregiate e ovl-caprini) acquistati con una parte della sottoscrizione pro-terremotati che ha raccolto tra I nostri lettori quasi sette miliardi. Dopo il villaggio di Lioni, realizzato a tempo di record nell'emergenza, questa nuova iniziativa è un contributo di solidarietà che si proietta nel futuro, per sollecitare la ripresa nel Comuni più colpiti della Lucania. Destinatarie dell'aiuto saranno 400 famiglie, il bestiame è tutto di razza pregiata. L'esposizione e la «passerella» di Carmagnola, davanti a giudici qualificati, rappresentano la miglior garanzia per I lettori che hanno contribuito alla sottoscrizione e che vorranno essere presenti alla rassegna. Terminata la manifestazione, cui saranno presenti I dirigenti de «La Stampa», il presidente dell'Associazione allevatori ed II sindaco di Carmagnola, gli animali donati dai lettori partiranno con una colonna di camion alla volta della Basilicata. Le iscrizioni alla quinta -Stratorino- in programma domenica 31 maggio sono in pieno svolgimento. Negli oltre cinquanta punti di raccolta in città e nella regione, la gran massa degli appassionati di footing, dei simpatizzanti, dei semplici -aficionados- della più divertente manifestazione dell'anno si sta muovendo e comincia a premere ai banchi di raccolta. Intere famiglie, allettate anche dal prezzo «popolare» (2500 lire) si sono già iscritte (dal più grande al più piccolo) scolaresche al completo (con relativi insegnanti), interi uffici, dal capo all'ultimo impiegato dimostrano, in cambio di un pettorale variopinto, il loro attaccamento alla tradizione cittadina e la loro voglia di vivere una giornata genuinamente alternativa: tutti insieme in piazza, la mattina di domenica 31 maggio, per non mancare al grande rendez-vous collettivo. Al Salone di via Roma classico epicentro di tutte le manifestazioni de «La Stampa», il permanere del bel tempo favorisce un moderato afflusso. E' una coda ordinata, senza intoppi, le iscrizioni registrate finora infatti sono • solo- poche migliaia. Ma se anche il traguardo dei 50 mila, a dodici giorni dal via, sembra ancora lontano, è prevedibile che la coda agli sportelli si infittisca progressivamente, fino a diventare la ressa affannosa degli ultimi giorni. I primi segni del -risveglio- della città in preparazione al grande evento, sono dati dai gruppi sempre più fitti di podisti ai bordi delle strade. Uno spettacolo di per sé assai frequente, anche in tempi -normali-, ma che si intensifica a dismisura in questi giorni che precedono la marcia e lo spettacolo, che presenta Palazzo Vela, dove tutti gli iscritti alla quinta edizione possono sotto la guida di istruttori prepararsi con metodo alla fatidica domenica. Esente finora dal grande fermento che ha invaso la città, la sede di -Sportuomo 80- ha registrato a partire da lunedì scorso un piccolo boom. -E' come se si fossero svegliati all'improvviso — dice l'addetto a! Palazzo a Vela —. Un'ondata di circa 70 persone ha cominciato a riversarsi in maglietta e calzoncini tra i prati che circondano l'edificio. Quasi tutti dopo le 17-. Si approfitta evidentemente dell'uscita dal lavoro, per ritemprarsi il fisico prima di cena, in vista di quei 20 chilometri che qualcuno già considera con qualche preoccupazione. -In passato erano di meno — dice un camminatore colto a volo durante un allenamento —. Quest'anno siamo oltre i venti. Non saranno troppi?-. Per chi ha già affrontato il percorso della Stratorino, la maggior lunghezza non desta eccessive preoccupazioni, perché c'è un'«abitudine mentale- alla marcia. Il problema è per chi si iscrive alla -Stratorino- per la prima volta e non vorrebbe ricorrere all'ignominia dell'efficiente -servizio scopa- (soprattutto se si è in compagnia) per riguadagnare piazza San Carlo. Gli unici a non preoccuparsi eccessivamente di diete e preallenamenti in previsione della quinta Stratorino, probabilmente, sono i bambini. Per i partecipanti al di sotto dei 14 anni, infatti, è stata ideata una marcetta -ad hoc-, la -ministratorino-, di nemmeno cinque chilometri. Giunti al termine di piazza Vittorio, il grande corpo della •Stratorino- si scinderà in due tronconi: i «grandi» a sinistra verso il traguardo dei 20 chilometri, i piccoli a destra, liberi finalmente dall'abbraccio soffocante della «maxi stratorino-, per raggiungere sgambettando piazza San Carlo, dove li attende un rinfresco tutto per loro.

Persone citate: Alessandro Turturlello, Fulco Pratesi, Giorgio Fattori, Holiday, Pratesi, Riccio Club, Ruffini, Vela