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Un vecchio sacerdote ha combattuto per «difendere» i contini di Romano Un vecchio sacerdote ha combattuto per «difendere» i contini di Romano Studioso di cose locali, ha guidato il «partito del no» al passaggio della frazione Canton Moretti a Ivrea - Arrivano le polemiche Il sindaco di Romano Canavese, Maria Stella Paneghel, non ha nascosto il proprio disappunto per il risultato del referendum consultivo sul passaggio di «Canton Moretti» dal comune di Romano a quello di Ivrea. Quella che alla vigilia del voto sembrava una semplice formalità, si è trasformata in una sconfitta che non mancherà di sollevare polemiche dopo che dalle urne di Romano sono sorprendentemente usciti 829 «no» e soltanto 725 «si». Intanto, si attende dalla Regione la «lettura» definitiva dei risultati, che. stando ai giudizi — per altro cauti — dei funzionari delle due amministrazioni comunali, indicherebbero la bocciatura della loro proposta di rettifica dei confini. Secondo tali interpretazioni, le leggi che regolano lo svolgimento dei referen¬ dum consultivi prevederebbero che il quesito sottoposto al giudizio dei cittadini venga accolto soltanto se il «si» viene espresso da almeno il 50 per cento più uno degli elettori iscritti nelle liste elettorali dei Comuni o del Comune in cui il referendum consultivo è stato indetto: altrimenti è dichiarato respinto. Nel caso specifico, dal momento che tra Ivrea e Romano i «si» sono stati complessivamente 11.352 (10.627 più i 725 di Romano), e la metà degli elettori dei due comuni è pari a 12.132 unità, la proposta sarebbe stata respinta. Uno dei maggiori sostenitori del «no» a Romano Canavese è stato l'anziano storico don Paolo Bellono. il quale, accusando l'amministrazione di voler cedere una parte del proprio territorio, si è battuto polemicamente per salvare l'integrità territoriale del Comune, sostenuto negli ultimi giorni di campagna elettorale anche dal psdi locale, che. pur facendo parte della maggioranza consiliare e della giunta, si è schierato per il «no», facendo cosi svanire nei pochi abitanti di «Canton Moretti» la speranza di poter finalmente superare i continui disagi di carattere amministrativo-burocratico ai quali sono continuamente costretti abitando a ridosso di Ivrea ed essendo amministrati dal comune di Romano Canavese.