Sul nuovo traghetto da Nizza alla Corsica cabine con cuccette come nei vagoni letto

Sul nuovo traghetto da Nizza alla Corsica cabine con cuccette come nei vagoni letto Il car-ferry «Esterel» può trasportare 2300 passeggeri e 700 auto Sul nuovo traghetto da Nizza alla Corsica cabine con cuccette come nei vagoni letto NIZZA — La banda dei ..Sapeurs-Pompiers» intona la Marsigliese mentre la madrina, emozionata, pasticcia un po' con le forbici e il filo che trattiene la bottiglia di champagne oppone una resistenza imprevista. Alla fine, fra fischi di sirene e applausi, la bottiglia si frantuma contro il fianco della nave: è nato .Esterel.. il più moderno, grande, veloce .car-ferry» della Sncm. società nazionale marittima corso-mediterranea. Lungo 145 metri, in grado di trasportare 2300 passeggeri e 700 vetture, ridurrà notevolmente il tempo della traversata. Si potrà andare da Nizza a Calvi in circa quattro ore e mezzo, ad Ajaccio in sette, a Bastia in meno di sei ore. In teoria, almeno sulla carta, un turista torinese può approdare in Corsica otto, al massimo nove ore dopo essersi chiuso la porta di casa alle spalle. I conti sono presto fatti: tre ore e mezzo di viaggio in autostrada per raggiungere Nizza, quattro ore e mezzo per la | traversata fino a Calvi, mez¬ z'ora per sbrigare le formalità d'imbarco e sbarco fanno otto ore e trenta minuti. Bianca, maestosa, imponente, l'ultima nata della flotta Sncm è entrata subito in servizio: il viaggio inaugurale l'ha fatto sulla rotta Nizza-Calvi e le quattro ore di navigazione non sono bastate ai passeggeri per visitare tutto il battello. Un cinematografo con 150 posti (per entrare si paga regolarmente il biglietto), una discoteca, una sala giochi, una .pouponnièredove è possibile dar da mangiare, scaldare i biberon, lavare e cambiare i bambini più piccoli, un solarium, un'infermeria, un complesso di boutiques dove è possibile acquistare di tutto (dall'olio solare alla macchina per fare il caffè espresso), tre ristoranti self-service e un gran bar-rosticceria. Ma la novità più interessante è quella della sistemazione dei passeggeri. Per sfruttare al massimo lo spazio e aumentare la disponibilità, le tradizionali cabine e i saloni tipici dei traghetti sono stati sostituiti da compartimenti ferroviari. Tutta la nave è stata trasformata in un grande vagone ferroviario di prima e seconda classe, con i comodi divani che si possono trovare sulle carrozze delle Ferrovie francesi. Di notte si trasformano in cuccette (sei per scompartimento) quelli di seconda classe, in cabina-letto (con lavabo tipo wagon-lit) quelli dj prima. All'avanguardia per le realizzazioni tecniche. 1'.Esterel. con le sue grandi dimensioni ha provocato qualche problema per l'attracco al porto di Nizza. Le strutture esistenti non erano in grado di riceverlo e, poiché dopo il «raz-de-marée- che il 16 ottobre 1979 aveva distrutto la diga del costruendo nuovo scalo nei pressi dell'aeroporto di Nizza i lavori erano stati sospesi, la Camera di Commercio locale si è accollata l'onere per la costruzione di un nuovo molo accanto al vecchio porto turistico. In meno di diciotto mesi i lavori sono stati ultimati e ieri, col battesimo del nuovo car-ferry è stata inaugurata anche la nuova stazione marittima. 'Non potevamo permetterci di perdere il traffico con la Corsica — spiega Joseph Ippolito, presidente della Camera di Commercio e Industria di Nizza e delle Alpi Marittime —; l'anno scorso sono transitati per il nostro porto 612 mila passeggeri. Secondo le statistiche, ognuno di loro spende in media 200 franchi nella nostra città per bibite, cartoline o altre cose. Tutto denaro che avremmo perso se non fossimo corsi ai ripari: La costruzione del nuovo molo è costata circa otto miliardi di lire. L'.Esterel. ne è costati 55. 'Soldi ben spesi, perché ritorneranno nelle nostre casse attraverso mille rivoli diversi». A Nizza, che vive di turismo, non si perde tempo: dal primo giugno entrerà in funzione un collegamento aereo con Milano. Due voli al giorno, cinque giorni la settimana- il costo del biglietto, andata e ritorno, è di 1030 franchi (circa 230 mila lire). f. f or.

Persone citate: Joseph Ippolito, Soldi