Metà del mondo dipende dal lavoro degli animali

Metà del mondo dipende dal lavoro degli animali Uno studio dell'Onu sull'energia Metà del mondo dipende dal lavoro degli animali LISBONA — Metà della popolazione del mondo dipende ancora dal lavoro degli ammali. Lo rileva uno studio delle Nazioni Unite sull'«energia degli animali da tiro» elaborato per la conferenza dell'Onu sulle fonti nuove e rinnovabili di energia che si svolgerà a Nairobi, in Kenya, dal 1" al 21 agosto prossimi. Nell'era dei supersonici e delle capsule spaziali, due miliardi di individui, secondo lo studio, dipendono ancora dai circa 280 milioni di buoi, bufali, cammelli, cavalli, muli, asini, lama ed elefanti che, anche a causa dell'aumento del prezzo dei combustibili, negli ultimi tempi hanno visto rivalutato il loro lavoro. La riserva mondiale di animali da carico, utilizzati soprattutto in agricoltura e nei trasporti, è così distribuita: 250 milioni di buoi, 60 milioni di bufali, 27 milioni di cavalli, 10 milioni di muli, 40 milioni di asini, 16 milioni di cammelli e 1 milione di lama. Le cifre comprendono anche gli animali piccoli non ancora utilizzabili per lavoro. Dal documento, che uno degli esperti dell'Onu ha indicato «tra t più coscienziosamente preparati» risulta che occorrerebbe un investimento di 250 milioni di dollari per ottenere la stessa energia utilizzando trattori, autocarri.

Luoghi citati: Kenya, Lisbona, Nairobi