Arrestati i cassieri della colonna torinese Br e il presunto feritore di un capo reparto Fiat di Franco Badolato
Arrestati i cassieri della colonna torinese Br e il presunto feritore di un capo reparto Fiat Nuova operazione dei nuclei speciali dei carabinieri: presi cinque gregari del «pentito» Patrizio Peci Arrestati i cassieri della colonna torinese Br e il presunto feritore di un capo reparto Fiat Due coniugi di Orbassimo tenevano la contabilità (avrebbero maneggiato 500 milioni) - Il killer è accusato di aver sparato alle gambe ad Adriano Albertino nel dicembre '79 - In carcere anche un'operaia Lancia e un'analista dell'ospedale di Tortona Cinque presunti brigatisti, gregari della colonna torinese capeggiata dal «pentito» Peci, sono stati arrestati durante una laboriosa e difficile operazione della sezione anticrimine dei carabinieri diretta dal generale Dalla Chiesa. I nuclei speciali hanno catturato cinque insospettabili, sfiorati soltanto da precedenti indagini degli organi di polizia, anche se per alcuni di loro si parlava già di possibile appartenenza ad associazioni sovversive. Sono due uomini e tre donne: Giulio Pala. 20 anni, corso Galileo Ferraris 51: i coniugi Giovanni Correggia e Maria Paola Barone, entrambi ventinovenni. residenti in via Gramsci 36/3 a Orbassano: Donatella Viale. 22 anni, via Sondrio 5. Settimo: Rina Passina. 36 anni, via Gorizia 83. I primi quattro erano stati fermati la scorsa settimana. L'altro giorno, dopo aver vagliato le prove raccolte dai carabinieri a loro carico, i magistrati che coordinano l'inchiesta (sostituti procuratori Bernardi. Rinaudo e Gianfrotta) hanno firmato gli ordini di cattura per «associasione sovversiva e partecipazione a banda armata denominata Br». Ieri mattina la stessa imputazione è stata notificata a Rina Fassina. arrestata nella notte. II personaggio più importante è Giulio Pala. Nato a Cagliari, era operaio alla Fiat Carrozzerie. E' accusato di aver preso parte all'agguato in cui. la mattina del 14 dicembre 1979 (venerdì nero di Torino, due attentati e due rapine), fu ferito alle gambe Adriano Albertino, capo reparto dell'officina 83 della Mirafiori. L'attentato fu compiuto da due uomini e una donna, davanti al cancello 3 di corso Agnelli. L'Albertino fu raggiunto da sette proiettili. Per le fratture riportate fu ricoverato al Cto e giudicato guaribile in 40 giorni. Secondo gli inquirenti, a sparare fu proprio il Pala. Un'ora e mezzo più tardi, il fatto fu rivendicato dalle Brigate rosse con una telefonata all'.. Ansa». Giovanni Correggia e Maria Paola Barone: lui. torinese, era operaio alla Fiat Carrozzerie (come il Pala): lei. nativa di Sulmona, impiegata alla Italmensa. Sono accusati di aver ospitato nella loro abitazione di via Gramsci a Or- bassano numerose riunioni della colonna torinese Br. Sarebbe stato il marito a convincere la moglie a entrare nell'associazione sovversiva. Lavoratori irreprensibili, avevano sempre sviato qualsiasi sospetto nei loro confronti. Soltanto adesso si è scoperto che la coppia aveva un ruolo di primo piano e di grande responsabilità: cassieri delle Br. E' stato infatti appurato che i coniugi avevano per lungo tempo custodito nel loro alloggio grandi quantità di denaro usato per finanziare l'organizzazione e stipendiare gli aderenti. Avrebbero anche avuto tra le mani 500 milioni provenienti dal riscatto pagato per il sequestro dell'armatore genovese Piero Costa, rapito il 12 gennaio '77 e rilasciato 81 giorni dopo sulle alture di Sampierdarena. La sua libertà era costata un miliardo e mezzo. Donatella Viale: nata a Settimo, dove è sempre vissuta, il 20 ottobre del '77 rimase vedova. Il marito (erano sposati da due anni). Adriano Ventura, mori in un incidente stradale ad Asti. Era operaio alla Lancia di Chivasso dove aveva conosciuto Giuseppe Mattacchini. uno dei brigatisti processati in questi giorni alle Vallette. Dopo l'incidente la direzione dello stabilimento decise di assumere la donna. La Viale è ora accusata di aver dato ospitalità allo stesso Mattacchini e. inoltre, a Peci e Silvana Innocenzi. Rina Fassina: torinese, analista all'ospedale civile di Tortona, è stata l'ultima ad essere arrestata. Anche lei è sospettata di aver avuto contatti con terroristi latitanti e di aver tenuto riunioni di colonna nel suo appartamento. E' ora all'esame dei magistrati tutto il materiale e la documentazione sequestrati nelle abitazioni degli arrestati. Dicono gli inquirenti: «Questa operazione segue di poco quelle che hanno portato agli arresti 12 e 8 maggio scorsi) di 8 presunti piedini». «Non è una considerazione di comodo — aggiungono — ma il segno che proprio durante lo svolgimento dei due processi in corso alle Vallette qualcosa stava tornando a muoversi nella nostra città». Sono ancora parecchi i brigatisti e i pici lini ricercati dai carabinieri e dalla Digos torinese: circa una ventina. Franco Badolato I «resti» della colonna Peci: Giulio Pala (il killer?), Giovanni Correggia e la moglie Maria Paola Barone (i tesorieri) - Donatella Viale e Rita Fassina, gregari
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