A Moser una scomoda maglia rosa

A Moser una scomoda maglia rosa Giro: la cronometro a squadre assegna al trentino un prematuro ruolo di capoclassifica A Moser una scomoda maglia rosa Il problema per lui ora è come cederla senza favorire avversari diretti - Nella semitappa del mattino sprint di Bontempi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BIBIONE — Il problema di Francesco Moser, «Maglia rosa» da ieri pomeriggio, dopo il primo giorno vero di Giro d'Italia, è come togliersi la maglia stessa senza intanto spellarsi, insomma senza favorire Saronni o altra gente di classifica. Probabilmente lo aiuteranno gli abbuoni: nel senso che già oggi a Ferrara, dove pare che tra gli spettatori il Giro avrà Riccardo Bacchelli, fatto uscire per un giorno da una vita meravigliosamente ricca di poesia e terribilmente povera di soldi — Moser potrebbe, grazie allo sprint, disfarsi della prematura responsabilità, ieri arrivatagli addosso nonostante un errore di percorso, di cui diremo. Gli abbuoni che Moser non ama, perché danno un teorico vantaggio (e un autentico doping psicologico) a Saronni, potrebbero oggi semplificare la giornata di Moser. A lui basta che la volata sia vinta da uno che non si chiami Saronni o Battaglin o Prim o Contini o Baronchelli, uno che stamani parta con meno di mezzo minuto in classifica da lui, e tutto va a posto, deresponsabilizzandolo. Ieri ci sono state due semitappe, da Trieste a Bibione e poi da Lignano ancora a Bibione, la prima di 100 chilometri, la seconda di 15 per squadre, a cronometro. Alla partenza c'era chi, partito da casa l'antivigilia, cioè lunedi, faceva notare che era fuori ormai da quattro giorni e che in tutto il Giro aveva coperto sei chilometri e seicento metri, quelli del cronoprologo. Appunto nel cronoprologo Moser era arrivato a un secondo dalla «maglia rosa», finita a Knudsen. Ieri mattina Bontempi, vincendo la tappa in volata, anzi in volatona. aveva preso 30" di abbuono, e siccome stava a 29" da Knudsen, aveva pure preso la «maglia» con 2" su Moser. Più che il Giro d'Italia, sembrava un giochetto per orologiai svizzeri. Nel pomeriggio qualcosa di un po' più perentorio nel senso che Moser arrivava, con la sua squadra Famcucine, secondo, mentre Bontempi con la sua squadra Inoxpran arrivava quinto, con 17" su Knudsen ma a 16" da Moser. Non è vicenda molto semplice da riassumere, per non dire da raccontare. E non deve essere neppure divertente da leggere. Però è questo, per ora, il Giro, che minaccia altre giornate di encefalogramma piatto, con sussulti per le volate, oppure con «picchi» assurdi come quello di ieri pomeriggio a un chilometro e mezzo da Bibione, quando la squadra di Moser, tirata in quel momento dal tedescone Braun, ha sbagliato strada. Braun seguiva con gli occhi bassi la ruota della moto della stradale, l'agente senza colpa (mancanza dell'organizzazione, ci voleva un uomo con la bandierina) andava dritto invece di piegare a destra. Per fortuna che, tra segnalazioni della gente e memorie della mattina, allorché entrando a Bibione era stato fatto lo stesso percorso, i corridori rimediavano, aggirando una specie di rotonda e rimettendosi sulla retta via. Perdita di tempo valutabile in quindici, venti secondi, stando a Moser, quaranta stando al suo direttore sportivo Vanii ucci. Braun, lento nel rallentare, curvare e riaccelerare, veniva a mancare per il finalone (tempo valido quello del terzo arrivato). La cronoprova a squadre veniva vinta ai 51,282 km/h dalla Hoonved Bottecchia, a sorpresa, con i non trascendentali, non specialisti, però giovani Mantovani, Aliverti, Bombini, Faraca, Zappi. Seconda la squadra di Moser, terzi gli svizzeri. La Bianchi Piaggio, favorita con i vari Knudsen. Prim, Contini, Baronchelli, Segersall, perdeva 36". La Gis di Saronni perdeva 23". Sensazione generale di un'avanzata progressiva dei neoprofessionisti, i quali non sanno che a cronometro si va forte solo se si è maturi, e non sapendolo vanno forte. Al mattino Guido Bontempi, bresciano di Gussago, ventun anni e quattro mesi, 1,86, atleticissimo, aveva vinto la volata su Mantovani, Gavaz¬ zi. Thurau, una volata che Saronni non aveva fatto, forse perché non «portato» bene dalla squadra, e che Moser non aveva tentato, impaurito da corsari e pirati. Gian Paolo Ormezzano Prima semitappa (Trieste Bibione, km. 100): 1. Bontempi 2 ore 25'16" (abb. 30"), 2. Mantovani (abb. 20"). 3. GavasBi (abb.. 10"), 4. Thurau, 5. Demierre, 6. Moro. 7. Borgognoni, 8. Bincoletto. 9. Morandi, 10. Faraca. Seconda frazione (semita ppa Lignano - Bibione. km. 15. cronometro a squadre): 1. Hoonved 17'33" ; 2. Famcucine e Cilo Au.fina a 3": 4. Sammontana a 10"; 5. Santini a 22"; 6. Gis e Kotter's Gbc a 23" ; 7. Magniflex a 29". Classifica generale: 1. Moser; 2. Braun a 4"; 3. Gisiger a 6"; 4. Torelli a 12"; 5. Bontempi a 14"; 6. Muttera a 17"; 7. Visentini a 21"; 8. Saronni a 26"; 9. Knudsen a 32". Classifica Primavera Fiat: 1. Morandi p. 14: 2. Rosolan.10: 3. Magrini 5.

Luoghi citati: Bibione, Ferrara, Gussago, Italia, Trieste