Agli «orfani» di Bettega sarà più facile di Bruno Bernardi

Agli «orfani» di Bettega sarà più facile Marocchino e Fanna, in trasferta, avranno spazi maggiori per sfruttare il contropiède Agli «orfani» di Bettega sarà più facile Toccherà a Prandelli «stoppare» Krol quando avanzerà - Cuccureddu su Pellegrini e Gentile su Damiani TORINO — «Senza Bettega è come se ci mancasse un "papà" calcistico», diceva Marocchino ieri mattina. E un ragazzino ne approfittava subito per farsi firmare un autografo dall'ignaro Bettega, su una n'ota scolastica per i genitori. Sono cose che possono accadere, così come è già successo che qualche personaggio famoso abbia firmato una cambiale. Ieri mattina lo stadio rigurgitava di studenti delle medie, al punto che il custode doveva intervenire ripetutamente per evitare che i giocatori venissero presi d'assalto. Marocchino, intanto, stappava sotto l'androne, una bottiglia di champagne, vinta a un cronista con una scommessa sull'età del romanista Maggiora. E mentre si ba- gnava le labbra, brindando con un bicchiere di carta, parlava della trasferta, tappa che potrebbe essere decisiva o interlocutoria, come lo è stata quella con la Roma. «Giocheremo meglio noi attaccanti a Napoli — ripeteva Marocchino che la scorsa stagione, per aver dichiarato proprio a Napoli che andava «forte come un treno», fece capolinea in sede dove si trovò una multa di mezzo milione di lire comminatagli da Boniperti. Si era nel marzo '80 e la Juventus aveva pareggiato (0-01 al «San Paolo». Marocchino, dopo circa un 'ora era stato sostituito da Fanna: domenica saranno uniti per sfruttare il contropiede che avrà in Causio, chiamato nuovamente a sostituire Bettega. l'ispiratore principale. Anche Fanna ammetteva di sentirsi «orfano» di Bettega ma poiché il Napoli dovrà attaccare più della Roma, riteneva ài poter rendere al meglio sebbene ci sia un Krol in più da superare. E quando questo Krol si sgancerà toccherà a Prandelli «stopparlo». Scirea. che all'andata (1-1) era assente, riproporrà il duello a distanza con il fuoriclasse olandese che considera il numero uno assoluto nel mondo, seguito dall'argentino Passarella e dal brasiliano Luizinho. Scirea è sul loro livello. E' un sincero ammiratore di Krol che aveva già affrontato contro l'Ajax, la nazionale olandese e il Re:to d'Europa. «Ha una padronanza assoluta della difesa che dirige come sé spingesse i bottoni», questo il giudizio di Scirea su Krol. A Napoli, Scirea realizzò il suo primo gol in Serie A, doppiando quello di Boninsegna (2-01 nella stagione dello scudetto a 51 punti. Ci riproverà? «Sarà difficile perché la gara è delicata ma la Juventus è in gran forma e sono ottimista», rispondeva Scirea. Mancheranno Furino (che domani seguirà la squadra) e Bettega, entrambi squalificati, ma rientra Tardelli, con il riconfermato Prandelli in mediana. Causio indosserà ancora la maglia n. 9 fungendo da trait-d'union fra centrocampo e il tandem Marocchino-Fanna. Causio è pronto a ripetere la positiva prova con la Roma per •dare il mio contributo alla conquista di uno scudetto che è sempre alla nostra portata». Poi aggiungeva: «Non sarò certo io a mettere il sigillo al titolo. Da soli non si fa niente, ci vuole la collaborazione di tutti». Spiegava che giocare a Napoli contro una società che lo voleva (e che potrebbe tornare alla carica, entrando in concorrenza con l'Inter), non gli fa alcun effetto. Se lascerà la Juventus, naturalmente, gli piacerebbe finire all'Inter, dove potrebbe avere un rilancio per tornare in Nazionale: il suo obiettivo, infatti, è il Mundial in Spagna. Per ora pensa allo scudetto: «Non ho niente da chiedere al campionato per la mia carriera e per le mie prospettive future. Non è vero che stando fuori non si è protagonisti. Piuttosto, con le delusioni ho conosciuto nuove emozioni. Napoli rappresenta una trasferta dura per il valore degli azzurri più che per la spinta del pubblico». Un pubblico all'inglese, secondo Zoff, che può influire o meno a seconda dell'esperienza e della freddezza degli avversari: «La Juventus, però, è abbastanza vaccinata». Per Brady, napoletano mancato senza rimpianti, il pubblico sarà importante ma non decisivo. Filosofeggiando sulle assenze di Bettega (il ricorso alla Caf verrà esaminato mercoledì prossimo) e Furino, l'irlandese diceva in francese «c'est la vie» ma sosteneva che la Juventus è in grado di difendere il suo primato sino in fondo e che a Napoli potrà sfruttare il gioco di rimessa. Gentile se la vedrà con Damiani, che a Torino venne controllato da Cuccureddu. Il sardo, richiestissimo da alcune società fra cui la Fiorentina, verrà opposto, per le sue caratteristiche, a Pellegrini. Su un campo leggermente allentato per la pioggia, Trapattoni ha fatto disputare una partitella che è servita a collaudare la caviglia sinistra di Prandelli: nessun problema. Trapattoni, alla fine, si dichiarava tranquillo sulle condizioni della squadra. «Possiamo arrivare primi o secondi ma la Juventus ha dimostrato, nell'arco dell'intera stagione, di essere sempre su livelli d'avanguardia — puntualizzava —. Con la promozione definitiva di Fanna a titolare e l'innesto di Brady s'è cercata una nuova dimensione tecnica in un complesso che non aveva mai mollato, anche nelle precedenti due stagioni. Fisicamente e mentalmente c'è equilibrio. E rispetto al Napoli la Juventus ha qualcosa in più anche se la partita è aperta a tutti i risultati. Il Napoli, con Krol e con il terzino d'attacco Marangon, è arrivato in vetta ma è meno concreto di noi». Poiché il Napoli deve vincere a tutti i costi, tatticamente la Juventus se ne potrà avvantaggiare? Trapattoni ne conveniva anche se concludeva dicendo che la stessa necessità di vincere ce l'ha la Juventus: «Queste sono gare ad handicap, sono eliminatorie dirette». Bruno Bernardi