Digiuna un altro detenuto dell'ira Maggie ripete ni Comuni: non tederò di Mario Ciriello

Digiuna un altro detenuto dell'ira Maggie ripete ni Comuni: non tederò Morta a Belfast una ragazza di 14 anni, forse colpita dalla polizia Digiuna un altro detenuto dell'ira Maggie ripete ai Comuni: non cederò DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Quattro sono da ieri i digiunatori dell'Ira nel penitenziario di Maze, a sud di Belfast. A Raymond McCreesh e Patrick O'Hara, i quali non toccano cibo da 54 giorni, e Joe McConnell, in sciopero della fame da sabato, si è aggiunto Brendan McLaughlin, sul quale pesa una condanna a 29 anni. Le condizioni di McCreesh e O'Hara sono gravissime, potrebbero spegnersi entrambi verso la fine della prossima settimana. In un ospedale di Belfast è spirata una ragazza di 14 anni, Julie Livingstone, ricoverata martedì notte per lesioni al cranio. Che cos'abbia causato queste lesioni non è ancora certo: ma sembra che un •rubber bullet» (un proiettile di gomma) della polizia l'abbia colpita da pochi metri di distanza durante gli scontri nel suo rione cattolico di Andersontown. Una nuova ondata di violenze, anche se non drammatiche, è prevista per oggi durante i funerali di Francis Hughes nel suo villaggio di Bellaghy, 64 chilometri a nord-ovest di Belfast. L'Ira intende salutare il secondo «martire» con gli stessi onori militari di Sands: una scorta di provos, una fragorosa salva. Tempestosa è stata la notte tra mercoledì e giovedì a Dublino, dove piccoli gruppi di estremisti hanno trasformato in battaglia la dignitosa protesta di alcune centinaia di persone contro 1'<.inflessibili- tà» inglese nell'Ulster. La polizia, che era già intervenuta con durezza contro una precedente dimostrazione, vigilava con grinta severa: e gli ultra, fra i quali, pare, non pochi teppisti, ne hanno approfittato per dichiararsi «provocati» e reagire con furia travolgente. Si sono avventati contro le forze dell'ordine, hanno aggredito passanti, incendiato vetture, saccheggiato negozi. L'episodio ha turbato la capitale irlandese: ha mostrato che la violenza del Nord può contagiare il Sud che non rispetta i confini. Ieri ai Comuni Margaret Thatcher ha spiegato una volta di più le ragioni della sua intransigenza. E ha dichiarato: «7 criminali dell'Ira cercano di ottenere uno status politico mediante tutta una serie di concessioni, apparentemente di modesta importanza. Ma ne abbiamo già fatte di concessioni, nei mesi passati. Il penitenziario di Maze è ormai uno dei più tolleranti d'Europa, il suo regime carcerario è certo migliore di quello dell'Inghilterra, le condizioni sono eccellenti. L'Ira vuole lo .status politico e la nostra risposta è, e continuerà ad essere, no. Se cedessimo, il terrorismo troverebbe più facilmente nuove reclute e seguaci». Con queste parole, il premier ha risposto sia a una lettera di quattro esponenti politici americani (tra i quali Kennedy) che alle pressioni di John Hume. leader dello Sdlp. il partito cattolico moderato nordirlandese, e di Thomas O'Piaich, il primate cattolico di tutta l'Irlanda. Un'ultima notizia. Nei giorni passati, a Belfast, alcuni fotografi e alcune troupes televisive, alla ricerca d'immagini .drammatiche», avevano organizzato sassaiole e scene simili, prezzolando sovente ì ragazzi. In una di queste sassaiole sarebbero periti un lattaio e il suo bambino. Adesso la polizia dell'Ulster indagherà su questo «giornalismo», definito ieri 'Spregevole» da vari parlamentari alla Camera dei Comuni. Mario Ciriello Belfast. Un'immagine degli scontri, dopo la morte di Francis Hughes (Telefoto Upi)