Retate di boss della mala in tutt'Italia: 42 arresti
Retate di boss della mala in tutt'Italia: 42 arresti Ieri a Palermo, Roma, Milano, Genova Retate di boss della mala in tutt'Italia: 42 arresti ROMA — Quarantacinque persone tra le quali mafiosi siciliani e boss della n'drangheta calabrese (implicati in sequestri di persona, riciclaggio di denaro «sporco», esportazione di valuta, detenzione, traffico e ricettazione di armi e diamanti) sono state arrestate in una operazione di polizia avvenuta in tutta Italia. Diciannove persone sono state arrestate in Sicilia tra Bagheria, Altavilla e Casteldaccia (Palermo): avrebbero fatto parte della gang dell'ergastolano latitante Antonino Parisi. Nell'Agrigentino sono state arrestate altre sette persone per essere inviate al soggiorno obbligato: sarebbero implicate nelle attività mafiose della zona tra Raffadali. Realmonte, Siculiana, Cattolica Eraclea e Montallegro dove negli ultimi cinque anni le lotte tra mafiosi coinvolti in traffici di droga e furti di bestiame hanno causato venti morti. L'operazione anticrimine, compiuta a Roma ma con diramazioni in altre città, era diretta contro appartenenti alla malavita dediti soprattutto al riciclaggio di riscatti, a truffe anche in campo internazionale. La maggior parte delle persone arrestate ieri erano titolari di società di comodo che servivano loro per importare armi e diamanti. A Milano sono stati arrestati il «capo clan» Paolo Di Stefano, di 38 anni, di Reggio Calabria, fratello dei presunti mafiosi Giovanni e Giorgio, uccisi in faide tra bande nel 1974 e 1977. Il pregiudicato si era allontanato alcuni mesi fa dal soggiorno obbligato di Ancona, dove era stato assegnato, al momento dell'arresto aveva in tasca oltre dieci milioni. Arrestato anche Giuseppe Bellinghieri, 40 anni. A Roma sono stati presi Antonio Zalvaia, 32 anni, di Taurianova, titolare di un mobilificio nel quartiere Centocelle; Antonio Todaro, di 34, di Termini Imerese, già inquisito per associazione a delinquere e altri reati; Armando Carbone, di 41, titolare di un deposito di macchinari sulla viaTiburtina; Antonio Donato Pace, di 46, proprietario di un'agenzia di assicurazione di via Cicerone; Pietro Tripodi, di 47, di Reggio Calabria, gestore di un circolo ricreativo sulla via Casilina. ed Enrico Nicoletti, 45 anni, costruttore edile. A Vibo Valentia (Catanzaro) sono stati catturati i fratelli Vincenzo e Bruno Barba, 29 e 39 anni, e il «boss» Carmelo Lo Bianco, 40 anni. A Pegli (Genova) è stato arrestato Carmine Vigiano, 30 anni, di Salerno. A Sora (Frosinone) è stato catturato Francesco Alicata. 38 anni, di Palermo. A Messina sono stati arrestati Letterio Morabito, 30 anni, ex impiegato di banca, e il costruttore edile Aldo Felleti, 35 anni. In provincia di Padova, infine, è stato preso Remo De Bona, trentenne.
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