Tutti incriminati per Véronique (incontri d'una prostituta in tv)

Tutti incriminati per Véronique (incontri d'una prostituta in tv) Prima conclusione dell'indagine della magistratura su «A.A.A. OfTresi» Tutti incriminati per Véronique (incontri d'una prostituta in tv) □ALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — L'indagine preliminare sul programma televisivo mai andato in onda. «A.A.A. Offresi». si é conclusa: il sostituto procuratore della Repubblica Giancarlo Armati ha incriminato dodici persone per reati diversi. Ha quindi formalizzato l'inchiesta e gli atti passano al giudice istruttore. Il primo capitolo giudiziario relativo al programma sulla prostituzione in Italia, realizzato da una cooperativa di donne, é stato completato. Adesso si aprono le fasi successive, gli accertamenti per approfondire le singole responsabilità. Il provvedimento del magistrato fa seguito al clamore dell'iniziativa della Rai. che decise di sospendere la programmazione dell'inchiesta. Armati ha accusato di violazione della vita privata altrui Massimo Fichera. vice direttore generale della Rai. Leonardo Valente, capo della struttura programmazione che ha prodotto il servizio, e Véronique La Croix. protagonista della trasmissione incriminata. Il magistrato, inoltre, ha incriminato per violazione della vita privata altrui e per induzione e sfruttamento della prostituzione Annie Sauvage, che contattò in Francia Véronique inducendola a venire in Italia per consentire la realizzazione del progetto, partecipando alle riprese filmale degli incontri fra una prostiluta e i suoi «clienti». Le stesse accuse sono state rivolte anche alle autrici del programma (Loredana Rotundo. Rony Daopoulo. Anna Carini. Maria Grazia Belinomi. Annabella Miscuglio. Paola De Partiis) e al presidente delia «Cooperativa tecnici e maestranze» che curò le riprese. Giuseppe Scauzzo. Altre responsabilità sono state individuate dal magistrato Massimo Andrioli. proprietario dell'appartamento in cui avvennero le riprese filmate, é accusato di contravvenzione alle disposizioni di legge che impongono a chi affitta una casa di darne comunicazione all'autorità di pubblica sicurezza. Accomunati dallo stesso indizio di reato (violazione della vita privata altrui) risultano il direttore della Rete 2 della Tv, Pio De Berti Gambini. l'attuale direttore della sede Rai di Milano. Luigi Mattucci. il responsabile della struttura di supporto gestione personale Luigi Valentin!. Giancarlo Armali ha inviato al giudice istruttore gli atti preliminari dell'indagine e la copia de" filmato che aveva sequestrato. Fra le richieste che ha formulato, una perizia fonica. «A.A.A. Offresi» viene adesso di nuovo ripercorsa nella sua ideazione, nelle tecniche di realizzazione, nelle eventuali responsabilità di quanti concorsero alla fattura del programma, che ben pochi hanno visto ma di cui molto si incominciò a parlare fin dalla vigilia della messa in onda tanto da sollevare un'ondata di reazioni e. infine, una serie di denunce da parte di privati cittadini e as¬ sociazioni cosi da far intervenire la magistratura. Il programma doveva essere trasmesso giovedì 12 marzo alle 21. Alle 19, con un telegramma ai dirigenti della Rai. il presidente della commissione parlamentare di vigilanza. Mauro Bubbico. invitava i vertici dell'ente a sospendere la programmazione. L'iniziativa era stata preceduta da una ferma presa di posizione della vice presidente della Camera, on. Maria Eletta Martini, e da un'interrogazione firmata da tre parlamentari democristiani. I metodi seguiti per bloccare la trasmissione venivano severamente giudicati sia dai partili dell'opposizione sia dai consiglieri d'amministrazione Rai Battistuzzi (pli), Firpo (pri), Tecce e Vecchi (pei). Pei. psi. pdup chiedevano le dimissioni di Bubbico. I lavoratori della direzione generale della Rai. riuniti in assemblea, chiedevano le dimissioni immediate del direttore generale, del presidente e del direttore della Seconda Rete.

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