I sindacati raggiungono l'accordo per ia risposta sulla scala mobile di Gian Carlo Fossi

I sindacati raggiungono l'accordo per ia risposta sulla scala mobile Domani si presentano imiti all'incontro con il governo I sindacati raggiungono l'accordo per ia risposta sulla scala mobile ROMA — La Federazione Cgil. Cisl, Uil si presenta al confronto con il governo, fissato per domani a Palazzo Chigi con una proposta unitaria che pone fine ai gravi contrasti esplosi circa un mese fa soprattutto sul problema scottante della scala mobile. Ieri sera, al termine di una lunga riunione, la segreteriadelia Federazione ha raggiunto finalmente un accordo, giudicato soddisfacente dai vertici di tutte e tre le confederazioni anche per quanto riguarda il punto più critico, cioè l'impegno del sindacato a raffreddare il costo del lavoro e quindi la dinamica dell'indennità di contingenza. Nello stesso tempo — è questa la seconda novità della giornata — il governo ha deciso di proporre nell'incontro di domani ai sindacati, e poi alle organizzazioni degli imprenditori (la Confindustria e la Confagricoltura si sono dichiarate subito disponibili). un'«evoluzione concordata» della scala mobile che prevede il recupero dell'eventuale maggiore inflazione rispetto ad un «tetto» da definire con le parti sociali. Il «tetto» d'inflazione da non superare dovrebbe essere fissato intorno al 167c annuo e soltanto fino a questo limite verrebbero corrisposte ai lavoratori le variazioni dell'indennità di contingenza, in cambio di precise garanzie del governo sulla «svolta» di politica economica a favore degli investimenti e dell'occupazione. Le prime reazioni dei dirigenti sindacali alla proposta del goveii.o, che è stata an- nunciata dal ministro del Bilancio La Malfa, sono state piuttosto negative. Ma ora, dopo la conclusione all'interno della Federazione, sarà più facile per tutti affrontare il problema della scala mobile e discuterne le possibili soluzioni, sia pure subordinate alle realizzazioni di «atti certi, tangibili» del governo contro l'inflazione e per la ripresa economica. La Malfa, sostenendo la proposta del governo, ha sottolineato che essa -costituisce un estremo tentativo di imboccare la strada disinflazionistica e non quella deflazionistica, che metterebbe in perìcolo lo sviluppo dell'economia, e quindi i livelli occupazionali». Della stessa esigenza, ma con criteri e tempi diversi, si rende conto la segreteria della Federazione, quando — nel documento approvato ieri sera — conferma la volontà «di mantenere l'evoluzione del costo del lavoro, in tutti i suoi elementi costitutivi, entro i termini della difesa del potere di acquisto, maggiorato dalla produttività passata e futura-, cioè di conservare inalterato il costo del lavoro per unità di prodotto in termini reali. La segreteria unitaria, rendendo «più trasparente- la sua posizione (come richiesto dalla Cisl e dalla Uil) è andata anche più in là. manifestando disponibilità «ad adattare l'evoluzione della dinamica salariale, compresa la scala mobile all'obiettivo dell'inflazione programmata sulla base delle diverse proposte emerse nell'ambito di ciascuna organizzazione-. In occasione del direttivo della Federazione, la segreteria avanzerà una proposta unitaria o proposte alternative che saranno sottoposte al dibattito dei lavoratori. Per le altre misure di politica economica ritenute indispensabili per uscire dalla fase di recessione, il documento della segreteria indica le seguenti proposte: — un piano di rinascita e di ricostruzione delle zone terremotate: — un piano di occupazione immediata finalizzato ad opere di pre-ricostruzione e ricostruzione, con l'avvio al lavoro di un consistente numero di disoccupati (circa 10.000 posti di lavoro per l'area napoletana): — programmi di risanamento dei grandi centri urbani del Sud (Napoli e Palermo); — impegno di utilizzare prioritariamente il metano che viene dall'Algeria ed estensione della prima fase di metanizzazione per usi civili: — interventi immediati per l'energia, l'agro-alimentare. la siderurgia, la chimica, i trasporti, l'elettronica, le telecomunicazioni; — riforma e razionalizzazione della pubblica amministrazione: — piano di risanamento finanziario e produttivo delle partecipazioni statali. Il documento sollecita anche il congelamento delle tariffe dei trasporti, dell'elettricità, dei telefoni e del gas per un periodo di un anno. Per le altre tariffe e per i prezzi amministrati gli aumenti do¬ vrebbero mantenersi entro il tasso di inflazione programmato; per quanto riguarda i prodotti di largo consumo popolare, come il pane, la pasta, il latte, lo zucchero si dovrebbe arrivare al blocco dei prezzi: per l'equo canone si ritiene inevitabile la riduzione del 50^i per un anno della indicizzazione dell'affitto. Inoltre si chiede al governo di adottare misure e procedure per controllare per un anno i prezzi di imprese leader. Altre indicazioni si riferiscono alla politica della spesa pubblica e al contenimento del disavanzo. «Chi più ha lavorato per l'unità — ha detto il segretario generale aggiunto della Cgil Marianetti. commentando il risultato ottenuto — può considerarsi soddisfatto-. Gian Carlo Fossi

Persone citate: La Malfa

Luoghi citati: Algeria, Napoli, Palermo, Roma